La gara di Formula 1 prevista per il 25 settembre a Sochi, in Russia, non verrà disputata. La notizia aveva iniziato a serpeggiare nel paddock già ieri, durante le prove pre stagionali di Barcellona, e oggi è arrivata l'ufficialità, affidata a un comunicato della società che gestisce il circus. "Il campionato - si legge nella nota - si disputa nei paesi di tuto il mondo con l'obiettivo di unire persone e nazioni. Stiamo osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock. Giovedì sera la Formula 1, la Fia e le squadre hanno discusso della posizione del nostro sport e la conclusione - valutata e compresa da tutte le parti interessate - è che è impossibile tenere il Gp di Russia nelle condizioni attuali".
La competizione nell'area olimpica era prevista due settimane dopo l’appuntamento di Monza. Allo stato attuale, quindi, le gare previste per il mondiale 2022 scendono a 22, ma esiste la possiiblità che, in quel fine settimana si disputi comunque un Gp, forse in Turchia.
Posizione netta
Già da ieri, a fronte della prudenza delle organizzazioni ufficiali, alcuni dei protagonisti in pista hanno fatto sentire la propria voce. Il primo è stato Sebastian Vettel. Il pilota tedesco non ha usato mezzi termini e ha detto: “Io in Russia non ci vado. Penso che sia sbagliato correre in quel paese. Mi dispiace per le persone innocenti che stanno perdendo la vita, uccise per motivi stupidi sotto una leadership molto strana e folle. Penso che sia orribile vedere quello che sta succedendo".
Meno netto ma comunque chiaro anche il campione del mondo in carica Max Verstappen che ha detto: “Quando un Paese è in guerra non ha senso andarci a correre”. Il team principal della scuderia Red Bull, Christian Horner, ha ribadito: “Non riesco a vedere come potremmo andare in Russia con il clima attuale. È una questione che riguarda l'organo di governo e il detentore dei diritti commerciali che sono responsabili, ma quanto possono cambiare le cose tra ora e settembre?”.
Silenzio invece da parte del team americano Haas che non solo porta in pista il pilota moscovita Nikita Mazepin ma riceve sostanziali finanziamenti dalla Russia: la squadra non manderà nessun rappresentante a parlare con la stampa e potrebbe far scendere in pista durante i test le proprie vetture senza i nomi degli sponsor.