Tesla e le sue fabbriche: storie di grandi scommesse come quella di aprire un impianto a Shanghai, di “inferni produttivi”, e ora fonte di gioie e dolori per il costruttore di elettriche. Le ultime novità rimbalzano da due angoli differenti del mondo, Berlino, sede del primo stabilimento del costruttore Usa in Europa - dove continuano le difficoltà per dare il via libera definitivo alla produzone - e da Austin, il polo produttivo a est delle Montagne rocciose in fase di completamento. Qui invece si prepara la festa di inaugurazione nei primi giorni di aprile.
Un progetto che fa acqua…
A Berlino il problema fondamentale è l’acqua. Fin dagli albori del progetto della fabbrica destinata intanto alla produzione del suv Model Y, organizzazioni locali avevano sollevato il problema di un possibile impatto negativo della fabbrica sulle falde sotterranee. I cambiamenti climatici stanno progressivamente drenando le riserve nel terreno circostante l’impianto - anche se Elon Musk a una domanda in proposito aveva risposto facendosi una risata - e il rischio è che “non ci sia acqua per tutti”. A dirlo non una persona qualunque ma Irina Engelhardt, che dirige il dipartimento di idrogeologia all'Università Tecnica di Berlino. Un’esperta insomma.
La lotta contro l’uso indiscriminato di acqua dalle falde per il nuovo impianto è iniziato subito, quando le autorità hanno dato i primi permessi. Gruppi di tutela ambientale come Nabu e Gruene Liga hanno anche fatto causa all'ufficio ambientale del Brandeburgo l'anno scorso, dicendo che non ha tenuto conto dell'impatto del cambiamento climatico quando ha approvato un permesso di 30 anni per pompare più acqua freatica per la fabbrica di Tesla. Le autorità dicono che il problema è gestibile e che stanno già cercando ulteriori forniture. Una decisione a favore degli ambientalisti probabilmente ritarderebbe l'apertura dello stabilimento e potrebbe farla deragliare del tutto. Una prima udienza è prevista per il 4 marzo.
Secondo gli esperti, la falda acquifera di Brandeburgo è scesa negli ultimi tre decenni. La siccità in ognuno degli ultimi quattro anni ha provocato incendi e fallimenti dei raccolti. I meteorologi prevedono ondate di calore più frequenti, che indeboliranno ulteriormente la capacità del suolo locale di immagazzinare la pioggia. I cittadini non sono contenti. Una donna che vive nei dintorni, Manuela Hoyer, ha detto chiaro e tondo che Tesla sta ottenendo un trattamento preferenziale dai politici locali anche se peggiorerebbe un problema ambientale già serio. "Ci è stato detto per anni che non dovremmo innaffiare i nostri prati", ha detto Hoyer, che è attiva in un'iniziativa cittadina che monitora il progetto, in un'intervista. "Poi arriva l'uomo più ricco del mondo e ottiene tutto quello che vuole”.
…e uno che fa fumo
Migliori, dal punto di vista di Elon Musk almeno, le notizie che arrivano da Austin. Qui la fabbrica che servirà gli stati orientali degli Usa è quasi pronta e lo stesso fondatore dell’azienda ha annunciato che il 7 aprile ci sarà un evento dedicato ai vicini dell’impianto, sulla falsariga di quello che si è già svolto anche a Berlino. La differenza è che mentre in Germania - a causa delle restrizioni per il coronavirus - i presenti non potevano essere più di 5mila, qui l’ingresso sarà libero e qualche giornale locale ha già parlato del “barbecue più affollato di tutto il Texas”. Un record non male per lo stato per definizione dedicato all’allevamento del bestiame.