Il futuro di Bugatti? Nei prossimi anni la Casa di Molsheim utilizzerà “motori termici altamente elettrificati, sviluppati in modo finanziariamente sostenibile”. Lo ha riferito in un'intervista ad Automotive News Europe Mate Rimac, ceo della neonata partnership franco-croata Bugatti-Rimac, della quale il gruppo Volkswagen detiene tramite Porsche una quota del 45%.
Mantenere integra la tradizione
Rimac ha spiegato che i successi di Bugatti degli ultimi 20 anni si sono basati sul propulsore W16 e che pur essendo a favore delle elettriche pure, la prossima auto del marchio dovrà comunque tenere fede alla tradizione. Sarebbe facile – e sicuramente più economico dal punto di vista della produzione – utilizzare come base per una futura Bugatti la Rimac Nevera, ma al momento una simile operazione sembrerebbe da escludere.
"Creare auto eccezionali senza spendere miliardi"
L’intenzione di Bugatti è quella di “creare auto eccezionali e uniche sul mercato senza spendere miliardi” Prendendosi tutto il tempo necessario per farlo visto l’attuale gamma della azienda è sold out fino al 2025 grazie anche al grande lavoro fatto dell’ex ceo Stephan Winkelmann.
10mila dipendenti
Al momento Bugatti-Rimac ha una capacità produttiva di 50 Rimac Nevera e 80 Bugatti all’anno, per favorire la crescita dei due marchi il gruppo passerà dai 1.500 dipendenti attuali a 10mila, contando nello sviluppo dei prodotti anche sulla divisione Rimac Technology che fornisce componenti a diverse Case in tutto il mondo tra cui Koenigsegg e Aston Martin.