NIZZA - Il nostro viaggio a bordo della nuova Mercedes EQS - l’elettrica di lusso della Stella, la prima costruita sulla piattaforma Eva del gruppo dedicata alle sole vetture a batteria - ci porta nel futuro ripercorrendo la storia di questo marchio. L'ammiraglia a zero emissioni della Casa di Stoccarda conta oltre 700 chilometri di autonomia grazie al pacco batteria da 107,4 chilowattora, compatibile con la ricarica rapida fino a 200 chilowatt. Ecco come va.
Viaggio nella storia
Saliamo a bordo e impostiamo il navigatore sul vasto display hyperscreen con sistema operativo MBUX dotato di intelligenza artificiale, per un’ampiezza complessiva pari a 56 pollici. Solo il quadro strumenti dietro al volante non è touch, il resto è un mega tablet immersivo attraverso il quale è possibile monitorare tante funzioni dell'auto e di intrattenimento, ma anche lo stato della qualità dell’aria interna ed esterna. Partiamo da Milano direzione Costa Azzurra, precisamente Nizza, passando per Montecarlo. Una terra che ci aiuterà a ripercorrere le tappe della vita di un personaggio che, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, è considerato il “padre” della Casa di Stoccarda: Emil Jellinek.
L’imprenditore e diplomatico austro-ungarico, che ha dato inizio al mito Mercedes, proprio a Nizza entra in contatto con l’aristocrazia e con il mondo delle automobili, conoscendo figure del calibro di Armand Peugeot e René Panhard. I contatti con Stoccarda iniziano a essere frequenti dopo la visita agli stabilimenti della DMG (Daimler Motoren Gesellschaft) e dopo aver approfondito la conoscenza con Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach, Emil Jellinek viene nominato importatore ufficiale per la Francia del marchio tedesco. La sua scuderia prende, appunto, il nome Mercedes, pseudonimo che assume lui stesso mentre gareggia e che assegna anche alle sue auto. Il 23 giugno 1902 Mercedes diventa un marchio registrato, il resto è storia.
I numeri del tragitto
Una storia risalente a 120 anni fa che ha contatti con il futuro di Mercedes. Il cartello “Bienvenue à Nice” è la nostra bandiera a scacchi. In questo primo approccio con la EQS, dopo 320 chilometri circa percorsi in quasi 4 ore, il nostro tragitto si è concluso senza mai ricaricare, ma avremmo potuto farlo comodamente a una stazione Ionity di Albenga (Savona) sull’Autostrada A10 che ci avrebbe permesso di raggiungere l’80% nel tempo di una pausa caffè. Siamo partiti con circa il 90% della carica (599 chilometri a disposizione), mantenendo una velocità media di 83 chilometri all’ora, e siamo arrivati a destinazione a bordo della EQS segnando un consumo medio di 24,6 chilowattora per 100 chilometri con ancora 93 chilometri a disposizione (18% di batteria).
Certamente la maggior parte del viaggio effettuato in autostrada non ha agevolato la gestione della carica dell’ammiraglia tedesca - lunga 5,2 metri, larga 1,9, alta 1,5 e un passo di 3,2 metri, con peso da 2,5 tonnellate - ma i 450 chilometri di autonomia reali riscontrati sulla EQS in questo percorso permettono di viaggiare medie/lunghe distanze in totale serenità e comfort, merito anche della modalità di gestioni di recupero dell’energia (D+, D e D-) che si dosa con il solo pedale dell'acceleratore.
Tecnologicamente più che all’avanguardia, grazie anche ai sistemi di guida autonoma di livello 3 e ai sensori per il parcheggio robotizzato di livello 4 in cui non è necessaria la presenza del guidatore, neanche fuori dall’auto. Mercedes EQS è disponibile a trazione posteriore o integrale: nel primo caso la 450+ ha una potenza di 245 chilowatt, nel secondo la 580 4Matic ha due motori elettrici per una potenza complessiva di 385 chilowatt. Prezzo di partenza da 116.215 euro per la versione base 350.