Ultimo aggiornamento  06 giugno 2023 20:39

All'asta una rara Toyota-Shelby 2000 GT.

Valerio Antonini ·

La valutazione di una qualsiasi auto sportiva non deriva solo dal suo stato di conservazione, ma anche e soprattutto dalla storia che la contraddistingue. La casa d’aste Gooding & Company ha messo all’incanto (presso l'evento Amelia Island, in Florida) un gioiello che unisce il meglio di tradizione motoristiche tanto influenti, quanto distanti tra loro. Ovvero la prima Toyota 2000 GT elaborata dal pilota e preparatore americano Carroll Shelby, celebre soprattutto per le leggendarie Mustang GT350 e GT500 degli anni sessanta.

Una di tre esemplari

La vettura è una dei tre esemplari realizzati da Shelby nel 1968 per l’esordio del marchio nipponico nelle gare americane del campionato turismo SCCA C-Production Racing. Venne utilizzata come “muletto” per i test, mentre le altre due gemelle (telaio MF10-10005 e MF10- 10006) furono designate alla competizione, chiusa da Toyota con un quarto posto in classifica.

Leggera e veloce, nata per correre

Nata per correre, l’auto messa all’asta - originariamente verniciata in rosso e configurata con la guida a destra - è stata inoltre anche una delle show car originali utilizzate da Toyota per introdurre pubblicamente il modello negli Stati Uniti. Come le altre due 2000 GT per le gare SCCA venne equipaggiata con doppi scarichi a megafono, pinze dei freni Girling, ammortizzatori Koni regolabili, coppa dell'olio modificata e ruote speciali in magnesio Halibrand vestite da pneumatici Goodyear.

La 2000 GT nacque nell’estate del 1964 come progetto 280A. Doveva fungere da modello pionieristico nel mondo per Toyota. L’obiettivo era costruire un’auto da corsa tecnicamente all’avanguardia, estremamente leggera e quindi agile. Per questo la Casa giapponese aveva collaborato con il colosso delle moto Yamaha e si era ispirata a al telaio a spina dorsale della Lotus Elan del ’62.

Tra le caratteristiche tecniche originali la 2000 GT aveva una posizione di guida radente al suolo (per un’altezza da terra di 1.20 metri) e sospensioni indipendenti. Pesava meno 1.150 chilogrammi, con una distribuzione del carico vicina alla perfezione, e montava un motore 6 cilindri in linea, 2.0 litri da 150 cavalli. Il tutto le consentiva di scattare da 0 a 100 chilometri orari in meno di 10 secondi.

Opera d’arte senza tempo

Le forme della livrea immaginate dal designer Satoru Nozaki erano caratterizzate da tratti filanti e sinuosi che donavano una spiccata eleganza alla carrozzeria, tanto da trasformare una coupé fast-back in una vera e propria opera d’arte senza tempo.

All'epoca la versione stradale non fu però stata troppo apprezzata. Soprattutto da parte del pubblico negli Stati Uniti affascinato dalle muscle car di casa e interessato per lo più alle sportive di lusso che arrivavano dall’Europa.

Solo 351 esemplari

In termini di vendite Toyota puntava in alto: 1.000 unità da distribuire nel mondo cercando di competere con i numeri della concorrenza. Ma per gli alti costi di produzione la serie fu interrotta a 351 esemplari, di questi solamente una sessantina arrivarono in Nordamerica. Anche per questo negli anni a venire la 2000 GT è diventata una perla più unica che rara. Secondo la Gooding & Company, infatti, per averla si arriverà a battere cifre impressionati che potrebbero facilmente superare i 3 milioni di euro.

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