La crisi dei chip? Secondo la società di consulenza statunitense gestionale McKinsey & Company nel 2023 domanda e offerta torneranno in equilibrio grazie a una migliorata capacità produttiva delle varie aziende che sviluppano e realizzano componenti elettronici.
La spinta dei costruttori auto
La notizia fa ben sperare i costruttori di auto, da tempo come noto in difficoltà proprio a causa della carenza di semiconduttori, grazie ai quali il mercato dei chip è destinato a salire vertiginosamente.
"Prevediamo per i semiconduttori destinati alle auto un crescita annuale più forte del 13-15%: l'aumento del della richiesta di veicoli elettrici, con la loro maggiore necessità di elettronica di controllo, e i sistemi di guida sempre più automatizzata sono i motivi principali di questo", ha detto Ondrej Burkacky, partner senior dell'ufficio di Monaco di McKinsey.
Oggi il settore vale 600 miliardi di dollari
Sulla base degli ultimi dati le vendite di semiconduttori hanno raggiunto nel 2021 un valore di circa 600 miliardi di dollari e potrebbero aumentare del 6-8% all'anno fino al 2030 portando l'industria del settore a superare la soglia di 1 trilione di dollari entro la fine del decennio. La disponibilità di materie prime per la fabbricazione, primo fra tutti il silicio, giocherà ovviamente un ruolo chiave per le disponibilità delle componenti.