Il 2022 inizia a rilento per il mercato dell’auto in Europa. Secondo i dati forniti dall'Associazione europea dei costruttori (Acea) nel primo mese dell’anno sono state immatricolate nel Vecchio Continente (Ue, Paesi Efta e Regno Unito) 822.423 vetture contro 842.670 di gennaio 2021 per un calo del 2,4%.
Un risultato che, se confrontato a quello di gennaio 2019 appare ancora più in negativo, sfiorando una perdita di targhe vicina al 40%. Il calo delle immatricolazioni ancora una volta va imputato secondo gli analisti alla carenza di semiconduttori, che ha influito sulla produzione e disponibilità dei veicoli.
I singoli Paesi
Non mancano tuttavia diversi Paesi che hanno chiuso con un risultato positivo, a fronte di mercati importanti che hanno registrato al contrario un declino più pronunciato. Nel dettaglio la Spagna e la Germania sono cresciute dell’1% e dell’8,5%. Come anche il Regno Unito, che ha incrementato le vendite del 27,5%, oltre ad Austria, Bulgaria, Romania o Slovacchia salite rispettivamente del 10,5%, 15%, 55,5% e 72,6%. Italia e Francia sono invece scese del 19,7% e 18,6%.
I grandi gruppi
Tra i grandi gruppi gli unici a crescere a gennaio sono stati Toyota (+13,5%) e Hyundai (+35,8%). Volkswagen si è confermato il primo costruttore, con 206.018 auto nel mese, ma ha perso il 3,7%, seguito da Stellantis, con 156.673 unità (-12,4%). Mentre le immatricolazioni di Renault e Ford sono diminuite dello 0,9% e 16,9%. Giù anche tutti i premium con Bmw a -3,7%, Mercedes -11,4% e Jaguar Land Rover -19,7%.
I marchi
Riguardo ai singoli marchi a fronte di un calo generale vanno segnalate le performance di alcune case: tra cui Alpine (+145.5%), Dacia (+19,1%), DS (+19,2%), Honda (+50,7%), Hyundai (+32,3), Kia (+38,8%), Mini (+46,7%), Porsche (+38,2%) e Toyota (+14,3%).