Ancora un rinvio per la normativa sulle emissioni Euro 7. La Commissione europea ha rimandato a luglio la presentazione definitiva della proposta riguardo al nuovo standard fortemente criticato in diversi Paesi, come la Francia, oltre che da molti costruttori di auto.
Critiche al quadro normativo
I timori riguardano le conseguenze negative che potrebbe avere sulla futura produzione dei motori endotermici, obbligando a insostenibili investimenti nella filiera. Un tema, quest’ultimo su cui si è espresso nei giorni scorsi anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, secondo il quale lo standard Euro 7 voluto dall’Europa in questo momento “costa moltissimo alle aziende automobilistiche” e rischia di sovrapporsi all'investimento per le auto elettriche, fondamentali per consentire alle Case di rispettare gli attuali limiti sulle emissioni di anidride carbonica e non incorrere in pesanti sanzioni.
Auto, furgoni e camion per la prima volta insieme
Lo standard Euro 7 dovrebbe sostituire nel 2025 l’attuale Euro 6 entrato in vigore nel 2014. L’ennesimo ritardo nel produrre il quadro normativo è stato giustificato al momento da Bruxelles indicando come causa principale l’ampio ambito di applicazione dei regolamenti che riguarderanno - per la prima volta contemporaneamente - auto, furgoni e camion.