Acque molto agitate per Faraday Future. Non bastassero le difficoltà nella catena di approvvigionamento, la pandemia, la crisi dei chip, a complicare le cose ci si mettono pure delle relazioni poco chiare tra i dirigenti della Casa di auto elettriche e gli investitori.
Ma andiamo per gradi: nel novembre scorso il costruttore ha ritardato la presentazione del suo rapporto trimestrale e annunciato la formazione di un “comitato speciale” per rivedere le accuse di rivelazioni imprecise che sarebbero state fatte agli investitori. A chiamare in causa l'azienda proprio uno di questi, la società di “short-seller” J Capital che aveva definito Faraday "una nuova truffa elettrica in città”. Il pool di persone che ha indagato avrebbe scoperto che le dichiarazioni fatte da alcuni dei suoi dipendenti sul ruolo del fondatore Jia Yueting all'interno dell'azienda erano imprecise e che il suo coinvolgimento nella gestione quotidiana ”era più significativo di quello che era stato rappresentato". Questo soprattutto dopo la fusione con la Property Solutions Acquisition Corp, la “Spac” (società di acquisizione a scopo speciale), che ha poi aiutato Faraday a quotarsi in borsa.
Le conseguenze
Come conseguenza di tutto questo, Faraday Future ha ora annunciato degli importanti cambiamenti nella propria struttura di vertice. Susan Swenson, attualmente membro indipendente del consiglio di amministrazione, è stata nominata nella nuova posizione, appositamente creata, di presidente esecutivo della società.
Inoltre l’azienda ha fatto sapere che l’amministratore delegato Carsten Breitfield e il fondatore Jia Yueting avrebbero subito un taglio del 25% dello stipendio base annuale. D’ora in poi entrambi riferiranno alla nuova numero uno, a cui spetterà anche di gestire un ulteriore supplemento di indagine previsto.
Un caso non isolato
Negli ultimi tempi diverse aziende e start up del settore automotive, tra cui Lordstown Motors e Nikola - entrambe entrate in Borsa tramite acquisizioni da parte di società “Spac” - si sono trovate sotto inchiesta per errori e comunicazioni non corrette da parte di ex dirigenti di alto livello e sono ancora al centro di indagini anche penali.
Proprio nelle ultime ore il presidente e il ceo di Electric Last Mile Solutions, una società che si occupa di infrastrutture per l'energia - da poco diventata pubblica sempre attraverso una "Spac" - si sono dimessi per irregolarità nell’acquisto di azioni.