Al termine di una settimana tesa e difficile - le votazioni sono iniziate lunedì 24 gennaio - Sergio Mattarella è stato rieletto a larghissima maggioranza Presidente della Repubblica italiana e resterà in carica fino a 2028.
Con l’occasione, ripercorriamo la storia del parco auto in servizio al Quirinale per gli spostamenti del Capo dello stato: quattro ruote di lusso ma allo stesso tempo veicoli votati all’estrema sicurezza.
Viaggio nel tempo
Iniziamo dalla fine. Tra le auto utilizzate nel corso dela suo primo settennato da Sergio Mattarella - in carica dal 2015 - troviamo l'Audi A8 L Security mostrata in occasione della Festa della Liberazione del 2020. La berlina tedesca - al centro delle polemiche perché c'è chi avrebbe preferito un 'auto "nazionale" - è certamente una delle auto blindate più sicure al mondo con il suo standard di sicurezza VR7 nativo.
Per la Festa della Repubblica 2020, invece, il Presidente Mattarella è salito a bordo di una Maserati Quattroporte blindata e appositamente realizzata dalla Casa del Tridente: carrozzeria blu, interni insonorizzati e personalizzati con tappezzeria in pelle nera e finiture di legno laccato nero. La parte posteriore della consolle riporta il fregio d'onore della Repubblica Italiana. Nel cofano un potente V8 biturbo da 530 cavalli.
Quattro ruote nella storia
Andando a ritroso, con la presidenza di Giorgio Napolitano (2006-2015) la flotta di auto del Capo dello Stato contava ben 35 modelli tra cui le due Lancia Thesis blindate e una Thesis limousine, questa a disposizione dei Capi di Stato di altri Paesi in visita in Italia.
Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) e Francesco Cossiga (1985-1992) invece sceglievano sempre le storiche Lancia Flaminia del parco presidenziale per le visite ufficiali. Il secondo amava viaggiare anche sulle Alfa Romeo 164 e sulle Lancia Thema, che erano tra l'altro anche le vetture utilizzate da Oscar Luigi Scalfaro (1992-1999).
Sandro Pertini (1978-1985) è ancora oggi ricordato come il presidente in Maserati: per lui la Casa modenese realizzò una Quattroporte blindata, con un ripiano porta pipe personalizzato, una vettura che suscitò la scherzosa disapprovazione di Enzo Ferrari durante una visita di Pertini a Maranello nel 1983 (per via della storica rivalità tra Ferrari e Maserati). Per gli spostamenti privati, invece, Pertini utilizzava una De Tomaso Deuville blindata, basata sullo stesso pianale della Quattroporte e donata da Alejandro De Tomaso (l'imprenditore all'epoca era anche proprietario di Maserati). Questa vettura non era in dotazione al parco auto del Quirinale, bensì alla Polizia di Stato, che oggi la custodisce presso il suo Museo Storico a Roma.
Due Alfa Romeo 2500 blindate entrano nel garage del Quirinale con Giovanni Leone (1971-1978), mentre con Giuseppe Saragat (1964-1971) ecco la Fiat 130 e le nuove Flaminia fecerono compagnia a un'Alfa Romeo 1900S voluta da Antonio Segni (1962-1964).
La presidenza di Giovanni Gronchi (1955-1962) portò la leggendaria Lancia Flaminia 335: ne furono commissionate 4 a Pininfarina (Belfiore, Belmonte, Belsito e Belvedere) in occasione della visita della Regina Elisabetta II di Inghilterra. Oggi ne restano solamente due, il cui utilizzo è limitato alle cerimonie speciali e alle visite straordinarie. Tra i passeggeri più noti che hanno preso posto sui sedili della Lancia anche il Presidente degli Stati Uniti d'America John F. Kennedy.
Infine, con l'insediamento di Luigi Einaudi - in carica da maggio 1948 al 1955, il primo Capo dello stato a prendere la residenza nel palazzo del Quirinale - si assistette all rinnovamento del parco auto con l'acquisto di una Lancia Aurelia, un'Alfa Romeo 1900 e di alcune Fiat Topolino Giardiniera. Infatti, nel primo periodo post bellico – fino a gennaio 1948 con il primo Presidente Enrico De Nicola - la scelta dei mezzi era limitata a quattro Fiat 2800 Torpedo decappottabili di rappresentanza, una Balilla a tre marce e un'Isotta Fraschini.