“Paese del sole”, l’Italia non è mai stato un fiorente mercato per le auto scoperte. Anche oggi le vendite nel settore sono ridotte al minimo e la produzione è circoscritta ad una ristrettissima élite di supercar tanto costose quanto esclusive. Eppure, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta nostri modelli, e nelle più varie categorie, hanno affascinato e conquistato il mondo, raggiungendo spesso le vette del mito.
A queste vetture, amate dai collezionisti e protagoniste nei più importanti concorsi di eleganza a livello internazionale, è dedicata la rassegna “The Italian Spiders” di London Concours che si svolgerà il prossimo giugno (tra il 28 e il 30) negli spazi aperti dell’Honourable Artillery Company nel cuore di Londra. Un eccezionale “garden party” con l’esposizione di alcune delle più celebri italiane a “cielo aperto”, testimoni di bellezza ed eccellenza tecnica.
"Rosse" in mostra
Nell’ampio panorama di proposte, in primo piano un esemplare della Ferrari 250 GT California. Ispirata dall’importatore negli Stati Uniti Luigi Chinetti e realizzata in poco più di 100 unità tra il 1957 e il 1963, questa straordinaria creatura della casa di Maranello unisce ai tratti inimitabili della carrozzeria Scaglietti, a passo lungo o corto, il classico V12 di 3 litri per potenze fino a 280 cavalli e velocità di 270 chilometri orari. Quella appartenuta all’attore James Coburn è stata venduta all’asta per oltre 7 milioni di euro e l’hanno avuta anche Steve McQueen e Clint Eastwood.
Ad affiancarla nell’evento, una delle 200 Ferrari 275 GTS Pininfarina costruite tra il 1964 e il 1968, dalla sobria, raffinata eleganza sportiva e, assieme alla coupé GTB, dall’impostazione tecnica innovativa per il Cavallino, con sospensioni tutte indipendenti e lo schema “transaxle” del cambio in blocco con il differenziale al retrotreno. Il V12, qui con cilindrata di 3,3 litri, offre una potenza di 260 cavalli per 240 chilometri orari. Fra i clienti storici di prestigio, il re del Marocco.
Produzione top
Della rivale Maserati è presente una delle rare 3500 GT Spider Vignale, assemblate in circa 240 esemplari tra il 1960 e il 1964, simbolo di prestazioni elevate e al tempo stesso di comfort e allestimenti di alta qualità. Il motore è un sei cilindri in linea di derivazione agonistica ripreso dalla 350S da competizione che, in alternativa ai carburatori, adotterà l’alimentazione ad iniezione, caratteristica all’epoca assai poco diffusa. Dagli iniziali 220 i cavalli saliranno a 235, per toccare i 240 chilometri orari.
Non poteva mancare, inoltre, alla manifestazione londinese il “Duetto” Alfa Romeo. Nome che identificherà sempre la Spider 1.600 della famiglia Giulia, nonostante la casa fosse stata costretta ad abbandonarlo. Lo stile Pininfarina ha saputo resistere al tempo prolungando la produzione, nelle varie versioni, dal 1966 addirittura al 1994 portando le cilindrate al limite dei 2 litri. Memorabile il ruolo nel film “Il laureato” del 1967, guidata da Dustin Hoffman, che le aprirà le porte del mercato americano dove avrà grande successo.
Queste sono soltanto alcune delle auto che renderanno omaggio, nella capitale britannica, a uno dei periodi più felici per la capacità dell’industria italiana di diventare punto di riferimento sul piano mondiale.