Ultimo aggiornamento  30 maggio 2023 20:26

Auto robot, immunità per chi è al volante.

Colin Frisell ·

LONDRA - Tra i molti aspetti ancora da chiarire sullo sviluppo delle auto autonome ce ne è uno particolarmente spinoso. E’ quello della responsabilità di chi siede al volante di una vettura condotta dalla intelligenza artificiale in caso di violazioni del Codice della strada, come l’eccesso di velocità, il comportamento pericoloso o il mancato rispetto dei semafori.

La Commissione legale del Regno Unito - organismo indipendente che studia la necessità di nuove leggi e ne suggerisce al Parlamento la stesura - ha ora espresso un parere importante in merito: gli utenti delle auto a guida autonoma dovrebbero avere una sorta di immunità da una vasta gamma di infrazioni automobilistiche. Ad affrontare sanzioni normative se qualcosa andasse storto, invece, dovrebbe essere l'azienda o ente che abbia ottenuto l'autorizzazione alla circolazione per il veicolo driverless. La questione è stata sollevata insieme alla proposta della Law Commission di istituire una legge - chiamata “Automated Vehicles Act” - che sancisca proprio le conseguenze legali dell’utilizzo dei mezzi autonomi.

Chi fa cosa

Nel rapporto comune appena pubblicato, le Law Commissions di Inghilterra, Galles e Scozia specificano: "Mentre un veicolo si guida da solo, non pensiamo che un umano dovrebbe essere tenuto a rispondere degli eventi, in assenza di una richiesta di transizione (ovvero quando si verifichi una situazione che renda obbligatorio per il conducente prendere il controllo). Non è realistico aspettarsi che qualcuno che non sta prestando attenzione alla strada si occupi (per esempio) dello scoppio di un pneumatico o di un segnale stradale. Anche sentire le sirene delle ambulanze sarà difficile per chi ha problemi di udito o ascolta musica ad alto volume".

Il rapporto sottolinea che dovrebbe esserci una chiara distinzione tra il supporto del conducente e la guida autonoma e che un veicolo dovrebbe essere classificato come tale solo se è sicuro anche quando nessuno monitori l'ambiente circostante e le condizioni sulla strada.

Anche sulla richiesta di intervento per chi è al volante - per gestire quelle situazioni nelle quali necessita che sia l’umano a prendere i comandi - le Commissioni raccomandano che sia chiara e dia all'individuo il tempo sufficiente per rispondere. Inoltre il mezzo deve essere in grado di mitigare comunque il rischio se dovessero sorgere criticità che rendono impossible l'intervento.

Secondo le raccomandazioni, che ora saranno prese in considerazione dai rispettivi governi, l'utente responsabile di un veicolo a guida autonoma manterrebbe ancora degli obblighi, come per esempio garantire che ci sia a bordo la certificazione una polizza di assicurazione e che i bambini indossino le cinture di sicurezza. Dove i veicoli sono autorizzati a guidare da soli senza nessuno al posto di guida, ci dovrebbe comunque essere un operatore responsabile della supervisione del viaggio.

Confronto con gli Usa

Negli Stati Uniti, la tecnologia di guida autonoma di Tesla, venduta con il marchio Autopilot e Full Self-Driving, è stata coinvolta in molteplici incidenti, compresi alcuni mortali, quando né il sistema né il conducente sono intervenuti. Il Dipartimento dei trasporti di Washington sta a questo proposito rivedendo l'uso del termine "full self-driving” da parte del costruttore. In Gran Bretagna, le Law Commissions consigliano di impedire che funzioni di assistenza alla guida vengano commercializzate come “self-driving".

Per il commissario di diritto pubblico Nicholas Paines, queste indicazioni rappresentano "un'opportunità senza precedenti per promuovere l'accettazione pubblica dei veicoli automatizzati".

Il ministro dei trasporti britannico (che ha contribuito alla ricerca delle Law Commissions) Trudy Harrison ha detto: "Lo sviluppo di veicoli a guida autonoma nel Regno Unito ha il potenziale per rivoluzionare i viaggi, rendendo ogni giorno più sicuro, più facile e più verde. L'esecutivo ha incoraggiato lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie per capirne i benefici. Tuttavia, dobbiamo assicurarci di avere i giusti regolamenti in vigore, basati su sicurezza e responsabilità, al fine di costruire la fiducia del pubblico”.

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