Ultimo aggiornamento  03 giugno 2023 02:55

Volkswagen e Bosch, batterie per l’Europa.

Redazione ·

Accordo confermato tra Volkswagen e Bosch per formare una joint venture nel settore delle batterie. L’intesa - di cui tempo fa aveva parlato per primo il giornale economico tedesco Handesblatt e che si dovrebbe concretizzare entro la fine del 2022 - si pone come obiettivo di accelerare l’indipendenza dell’Europa da fornitori asiatici per quanto riguarda gli accumulatori destinati alle vetture elettriche, nell’ottica di rendere il continente prima “autosufficiente” e quindi “potenza globale in questo aspetto del business". Così si è espresso Thomas Schmall, responsabile dei piani per le batterie di Volkswagen e membro del consiglio di amministrazione del costruttore.

Secondo il manager, l’impresa fornirà “sistemi di produzione di batterie e assisterà i produttori di celle a scalare e mantenere i siti di costruzione”, servendo non solo gli impianti del gruppo ma anche altri stabilimenti simili. "Stiamo lavorando - ha continuato Schmall - per costruire una catena di fornitura europea completa e localizzata per la mobilità elettrica 'made in Europe'".

Una lunga rincorsa

Finora, in Europa sono stati annunciati impianti di celle a batteria in grado di generare poco meno di 900 gigawattora di capacità - secondo i dati della European Battery Alliance (Eba) - destinati a costituire circa il 16% della produzione globale entro il 2029. Ma la stessa Eba ha detto che l'Europa dovrebbe produrre un terzo degli accumulatori necessari a soddisfare le esigenze industriali globali entro il 2030 per tagliare la dipendenza dai fornitori che dominano il mercato, soprattutto Corea del Sud e Cina.
Il più grande impianto di questo genere finora previsto è quello di Tesla a Berlino accanto alla sua fabbrica di veicoli elettrici - entrambi ancora in attesa di via libera definitivo - e destinato a produrre, al suo picco, oltre 100 gigawattora di capacità.

Investimenti importanti

Volkswagen, intenzionata a superare Tesla come primo venditore di veicoli elettrici, ha annunciato piani per costruire sei gigafactories in Europa entro la fine del decennio con una capacità congiunta di 240 gigawattora, nel tentativo di gestire il più possibile la catena di approvvigionamento. Il ceo del gruppo tedesco, Herbert Diess, che si è scontrato alla fine dello scorso anno con il potente consiglio dei lavoratori dell'azienda proprio sulla strategia di elettrificazione, ha detto che la divisione batterie dovrebbe generare vendite di 20 miliardi di euro entro la fine del decennio. Il costruttore, che lo scorso dicembre ha aumentato la sua spesa per l'elettrificazione nei prossimi cinque anni a 52 miliardi di euro, si è impegnato a vendere esclusivamente mezzi a zero emissioni in Europa dal 2035.

Bosch punta, invece, a rafforzare il proprio ruolo nella transizione verso i veicoli elettrici, che per molti fornitori rappresenta una minaccia esistenziale in quanto la costruzione di un’auto a batteria richiede meno passaggi e meno lavoro rispetto alle vetture con motore a combustione interna.
L'azienda di componentistica più grande del mondo ha deciso di non impegnarsi direttamente nella produzione di celle per batterie, ritenendo troppo oneroso l'investimento di capitale iniziale necessario.

Tag

Batteria  · Bosch  · Europa  · Gruppo Volkswagen  · Tesla  · 

Ti potrebbe interessare

· di Paolo Odinzov

Il ceo di Volkswagen ha espresso alla testata The Verge le sue perplessità sulla decisione dell'Unione europea di dire addio alle auto endotermiche nel 2035

· di Paolo Odinzov

Il ceo Herbert Diess ha annunciato con un tweet la data di presentazione della versione di produzione del furgone elettrico. Un video conferma il design del concept