Una Ferrari Meera S davvero speciale sarà battuta all'asta nel corso di un evento organizzato a Parigi il prossimo 2 febbraio da RM Sotheby’s.
La one-off, nata nel 1983, era stata commissionata dalla famiglia reale saudita direttamente all'atelier di Giovanni Michelotti. La morte dell'imprenditore torinese, avvenuta nel gennaio del 1980, rese impossibile il suo coinvolgimento diretto nell'intero processo di trasformazione e adattamento della 400i nella Meera: probabilmente il designer - che nella sua carriera aveva scritto pagine di storia dell'automobilismo collaborando con marchi come Fiat, Bmw, Trumph - ha verosimilmente lavorato però agli schizzi preliminari dell'automobile, portati quindi a termine dal figlio Edgardo.
Segni particolari
Caratterizzata da linee squadrate, profilo a cuneo e fari a scomparsa, la Meera S presentava tergicristalli su ciascun finestrino laterale e - nei primi disegni - un avveniristico monitor al posto del tradizionale specchietto, particolarità poi scomparsa in fase di realizzazione, come testimoniano le foto pubblicate dalla stessa casa d'aste internazionale.
Sotto il cofano la coupé è dotata di motore V12 da 4,8 litri con iniezione di carburante Bosch K-Jetronic, mentre gli esterni sono caratterizzati da una livrea Bianco Fuji. Gli interni, invece, sono rifiniti in pelle rossa e crema. La Ferrari Meera S era tecnologicamente avanzata per i suoi tempi, dotata cone era di doppio impianto di aria condizionata e tettuccio elettrico apribile.
Un pezzo unico
Stando a quanto dichiarato da RM Sotheby's, la Meera S sarebbe stata restaurata nel 2010 dalla officina Ferrari Classiche: il lavoro avrebbe comportato una spesa di 252.100 euro, inclusa la ricostruzione del motore, un nuovo scarico, lavori all'impianto elettrico.
Pezzo davvero unico nel suo genere, al momento la vettura viene valutata tra i 90mila e 110mila euro ma il prezzo potrebbe lievitare ancora.