L’evoluzione del mondo automobilistico porterà diversi cambiamenti che non riguardano solo i sistemi propulsivi, ma coinvolgono direttamente le architetture che abbiamo conosciuto finora. In questa rivoluzione sembra che le station wagon non giocheranno un ruolo decisivo nel futuro. Le ragioni? Il successo sempre maggiore dei suv e la ricerca di forme nuove che, a giudicare dalle ultime concept, sembrerebbero escludere l’architettura familiare.
Mercedes starebbe pensando a un’eliminazione progressiva delle proprie station wagon, dividendo i clienti tipici delle SW tra suv e berline dall’ampia abitabilità, garantita dalle nuove piattaforme progettate esclusivamente per veicoli a zero emissioni. Una soluzione che metterebbe d’accordo tutti, o quasi. Secondo le anticipazioni di Automobilwoche, la prima a dire addio sarebbe nel 2025 la Cla Shooting Brake, l’ultima, a fine decennio, sarà la Classe E SW.
La terza via
Volvo seguirebbe gli avversari premium tedeschi alla ricerca di una terza via che superi i concetti delle architetture esistenti e guardi al di là della categorizzazione netta in berline, familiari, suv e crossover. Il risultato sarebbe un veicolo spazioso e abitabile, ma che non abbia un baricentro troppo alto a scapito delle doti dinamiche. Una rotta tracciata dall’ex ceo di Volvo Hakan Samuellsson e che sarebbe stata avallata anche dal nuovo amministratore delegato Jim Rowan, in arrivo da Dyson.
Rimanendo in campo premium, Bmw e Audi non hanno al momento rilasciato annunci in questo senso, ma a giudicare dalle loro ultime concept car le direzioni prese per i modelli del futuro non incontrerebbero le forme tipiche delle Station. La Bmw i Vision Circular presentata al Salone di Monaco 2021 è una monovolume compatta per la città, mentre Skysphere e Grandsphere sono due interpretazioni futuristiche di una GT (con l’opzione cabriolet) e di un’ammiraglia di domani.
Immatricolazioni in caduta libera
Le ragioni che spingono i progettisti alla ricerca di nuove architetture parlano anche la lingua del business. Le station wagon - tipologia di vettura tipicamente europea - sono in crisi da diversi anni nella maggior parte dei mercati. In Italia nell’ultimo decennio le immatricolazioni sono in discesa, se si pensa che nel 2011 la loro quota di mercato arrivava all’8,6% contro il 6,9% dei crossover, a fronte, rispettivamente di 152.347 unità contro 122.774.
Il grande scatto è avvenuto nel 2015, quando i 264.716 esemplari venduti di compatte a ruote alte avevano superato definitivamente le familiari, ferme a 116.997 unità. Un trend che è stato confermato anche nel 2021, anno in cui rispetto al 2020 le immatricolazioni delle station wagon si sono abbassate del 17,9% per appena 52.587 nuovi esemplari. Quale futuro per le familiari?