Ultimo aggiornamento  08 giugno 2023 06:29

VinFast guarda all'Europa.

Angelo Berchicci ·

Al Ces di Las Vegas il costruttore vietnamita VinFast ha portato un'intera gamma di suv elettrici con cui mira a sbarcare in Nord America e, in prospettiva, accrescere la propria presenza in Europa (dove a partire da quest'anno sarà presente solo in alcuni mercati selezionati).

Oltre ai due crossover più grandi, il VFe35 e VFe36 (ribattezzati per gli Usa VF8 e VF9), visti al Los Angeles Auto Show dello scorso novembre, il costruttore del colosso VinGroup ha tolto i veli a tre modelli inediti di dimensioni più compatte: VF5, VF6 e VF7, tutti disegnati - come i precedenti - dall'italiana Pininfarina. La Casa, inoltre, ha dichiarato di voler aprire uno stabilimento in Germania e due siti in America.

Una gamma completa

Dei tre modelli di accesso per ora può essere apprezzato solo il design esterno, mentre restano ancora top secret gli interni e le caratteristiche tecniche. La VF5 è una piccola crossover cittadina che dovrebbe essere lunga meno di 4 metri, posizionandosi in pieno segmento A, mentre la VF6 è la proposta della Casa nel segmento B e la VF7 andrà a inserirsi nel segmento C. Per tutte il look riprende gli stessi stilemi, con la firma luminosa a led all'anteriore, che va a formare un disegno a V, ripreso anche nei sottili gruppi ottici posteriori.

Sulle VinFast VF8 e VF9 abbiamo invece più informazioni, in quanto si tratta di vetture già svelate negli scorsi mesi. Rispettivamente di segmento D ed E, le due vetture sono dotate di powertrain a trazione integrale, con guida autonoma di Livello 2 per l'allestimento base, e di Livello 3 e 4 (dove consentito) man mano che si sale nella gamma. Entrambe hanno una garanzia di 10 anni e 200mila chilometri.

La VF8 parte da 41mila dollari (il corrispettivo di 36mila euro), mentre per la VF9 servono almeno 56mila dollari (49.600 euro). Nessuna informazione, per ora, sui prezzi dei modelli più compatti e sulle tempistiche per il loro debutto commerciale, che dovrebbe avvenire prima negli Usa e in un secondo momento anche nel Vecchio Continente.

I piani di espansione

Al Ces la Casa ha anche dichiarato di mirare ad aprire uno stabilimento produttivo in Germania, anche se non sono state date indicazioni sulla possibile location né sulle tempistiche. "L'idea di spedire auto in giro per il mondo non è più fattibile, specialmente dopo la pandemia. Quell'era è finita, ora bisogna avere gli impianti di produzione nei pressi dei mercati in cui si vuole vendere le auto" ha dichiarato il ceo Le Thi Thu Thuy, che a dicembre è subentrato al dimissionario Michael Lohscheller.

Pur in assenza di indicazioni ufficiali da parte di VinFast, il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha ipotizzato che il costruttore potrebbe rilevare da Stellantis lo stabilimento Opel di Eisenach, che vive una situazione critica. Il ceo del costruttore vietnamita ha anche reso pubblica l'intenzione di aprire due siti negli Usa, uno per la produzione di vetture e autobus elettrici, che dovrebbe essere operativo a partire dal 2024, e una Gigafactory per la realizzazione di batterie, che a pieno regime dovrebbe realizzare un milione di accumulatori l'anno. Anche in questo caso, tuttavia, non sono ancora state comunicate le possibili location.

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