Il 2021 non è stata un’ottima annata per l’automobile per la quasi totalità dei mercati europei, Italia compresa. La crisi pandemica, prima, e quella dei chip, poi, hanno visto una timida crescita delle immatricolazioni generali (+5,8% rispetto al 2020 pari a 1.475.393 unità), mentre il confronto con il 2019, anno non colpito da particolari eventi di crisi mostra un pesante rosso del 23,5%.
Nonostante un andamento generale altalenante, ci sono alcuni brand che in Italia sono riusciti a crescere in maniera importante. Lo stesso vale anche per le alimentazioni elettrificate, il cui valore in termini di quota di mercato è in alcuni casi addirittura sestuplicato rispetto a tre anni fa. Ecco chi scende e chi sale.
Ottime performance dei marchi asiatici
I costruttori asiatici, giapponesi e coreani, sono stati quelli che meglio hanno resistito alla crisi dei chip. Le motivazioni? Strategie industriali azzeccate e una vicinanza geografica ai principali produttori di semiconduttori (la cui maggior parte è in Asia) che si è rivelata cruciale. Guardando al mercato italiano, Toyota ha registrato un terzo posto in classifica generale, con un aumento delle immatricolazioni del 19,2% rispetto al 2020 (84.850 unità), raggiungendo così una quota del 5,8%.
Ottimi risultati anche per i coreani di Hyundai-Kia. La crescita registrata da Hyundai si è attestata al 34,8% grazie a 45mila unità immatricolate, mentre la spinta di Kia è stata del 23,8% per 43.891 esemplari nuovi. Rimanendo in Asia, Lexus è stato il marchio premium che in Italia nel 2021 ha avuto la crescita maggiore, grazie a 4.699 unità per un aumento del 16,2%. Bene anche Suzuki (+17,5%, 39.317 esemplari) e Subaru (+14,5%, 2.404 nuove targhe).
Le prestazioni degli altri marchi, soprattutto europei, registrano crescite generali più timide, con eccezioni significative. Tra queste ci sono Dacia (+15,5%, 61.696 nuove auto), l’italiana DR Motors (8.362 esemplari, +140%), Smart (+50,3%, 6.878 unità), Tesla (+58,8%, 6.045) e Maserati (+21,2%, 1.646).
I brand in discesa
Nonostante il confronto con l’anno scorso, particolarmente difficile a causa della pandemia, alcuni marchi hanno perso immatricolazioni. Tra i casi più eclatanti c’è quello di Volkswagen, che ha registrato un rosso dell’1,6% per 126.092 per una conseguente perdita di quota di mercato, scesa dal 9,2 all’8,6%.
Prestazioni in rosso anche per Ford – 80.989 esemplari per un calo del 9,6% -, Renault (-13,22% a fronte di 74.544 unità immatricolate), Seat (-3,9% pari a 21.296 esemplari) e Honda (-4.5% per 6.402 nuove auto). Maglia nera per Alfa Romeo: il rosso è del 34,3% per appena 11.300 esemplari.
Le alimentazioni
Il 2021 ha spinto la rivoluzione nel campo delle motorizzazioni. Se le tradizionali benzina e diesel hanno visto un calo importante pari rispettivamente al 16,3% e al 27,7%, sono cresciute esponenzialmente quelle elettrificate per un aumento del 128,2% rispetto al 2020 e del 700% rispetto al 2019. Il merito? L'aumento dell'offerta di questi modelli e gli incentivi governativi all’acquisto di vetture a zero o basse emissioni che tuttavia, al momento, non sono stati rinnovati.
La crescita maggiore rispetto al 2020 è stata registrata dalle ibride plug-in (+152,7% pari a 69.312 unità), seguite da elettriche pure (+107,6%, 67.542), e ibride mild e full (+91,6%) che hanno superato le auto diesel e quasi raggiunto le benzina grazie a 427.924 nuove immatricolazioni.
La Volkswagen T-Cross è stata nel 2021 l’auto a benzina di maggior successo, grazie a 23.773 unità immacolate nei 12 mesi (seconda posizione per Citroen C3 e terza per Volkswagen T-Roc). Per il diesel è la Fiat 500X che siede sul gradino più alto del podio, con 18.710 esemplari seguita da Jeep Renegade (16.797) e Peugeot 3008 (16.797).
La Fiat Panda è la ibrida mild più venduta in Italia (82.606 unità), la Toyota Yaris (28.158) è la full hybrid di maggior successo, mentre la medaglia d’oro per le plug-in va alla Jeep Compass (8.743). Per il capitolo elettriche il grandino più alto del podio è occupato dalla Fiat 500 (10.753), seguita da Smart Fortwo (6.162), Renault Twingo (5.822), Dacia Spring (5.496) e Tesla Model 3 (5.047).