Il 2021 è stato un anno decisivo per la carriera di Alejandro Mesonero-Romanos. La sua nomina il 1 luglio scorso come capo del design Alfa Romeo - descritta da lui stesso come “un sogno diventato realtà” - l’ha reso protagonista di una sfida di grande portata. Mesonero dovrà contribuire attivamente al rilancio di Alfa Romeo in breve tempo, alla sua elettrificazione e garantirgli una vita nuova all’interno del gruppo Stellantis.
Secondo Jean-Philippe Imparato, ceo di Alfa Romeo, Mesonero ha le carte in regola per il successo: “Credo che Alejandro sia perfetto per Alfa Romeo. Ricordo l’ottimo lavoro che ha fatto per Seat e la riuscita operazione Cupra e in più è un grandissimo appassionato del nostro marchio”, diceva di lui durante la presentazione al Museo di Arese della Giulia GTA.
Il designer spagnolo è finora riuscito dove in molti hanno fallito, garantendo a Seat, dove è rimasto per dieci anni, una gamma di modelli che sono piaciuti al pubblico, dalla Ateca alla Arona dalla quarta generazione della Leon alla quinta della Ibiza, e creando da zero Cupra, un marchio dal carattere sportivo che oggi conta su una gamma indipendente tutta disegnata da Mesonero: dalla Formentor alla Born, in attesa della Tavascan.
La sua prima Alfa arriva nel 2023
Mesonero dovrà compiere un’impresa simile ad Alfa Romeo che sta continuando a perdere terreno e vendite in Europa e nel resto del mondo. Da gennaio a novembre il Biscione è stato il marchio del gruppo Stellantis che ha perso di più, registrando un tonfo nel Vecchio continente del 25% a fronte di 23.613 unità, poco più della metà di Lancia che vende un unico modello, la Ypsilon, in un unico mercato, l’Italia.
Per cambiare volto ad Alfa Romeo Mesonero ha diversi strumenti. Può contare su un team di design rinnovato con alcuni componenti di fiducia estranei al mondo Alfa per un punto di vista differente, su una nuova gamma di tre piattaforme a zero emissioni – STLA Small, Medium e Large – che accompagneranno il marchio a una graduale trasformazione all’elettrico da qui al 2027. Il piano prevede il lancio di un nuovo modello ogni anno fino al 2026.
Come spesso capita, la prima Alfa Romeo che verrà svelata da Mesonero non è stata frutto della sua matita. La Tonale arriverà nel primo semestre 2022, ma il suo design è stato congelato diverso tempo fa, ben prima che lo stilista spagnolo potesse intervenire se non per decisioni di margine come colori e piccole finiture. Per vedere la prima Alfa dell’era Mesonero bisognerà aspettare il 2023, quando debutterà il piccolo Suv del Biscione. Sarà costruito in Polonia nello stabilimento di Tychy e avrà l’onere, insieme alla Tonale, di riportare i grandi numeri in casa Alfa.
Modelli anche per gli appassionati
Sono tante le voci che stanno circolando sui modelli che arriveranno, finora nessuna ha trovato conferma. Di certo il futuro del costruttore non sarà fatto solo di suv e crossover. Anzi. “Stiamo lavorando a una gamma completa e articolata di architetture e la nostra intenzione è proporre anche modelli di nicchia che toccano il cuore degli appassionati. Torneremo inoltre a collaborare con alcuni carrozzieri italiani ristabilendo una tradizione tipicamente Alfa Romeo. Avremo anche delle concept car che non saranno puri esercizi di stile ma direttamente correlate con i prodotti di serie in fase di sviluppo”, dice Mesonero.
Una sfida che guarda anche ai fasti del passato. “È fondamentale stabilire una connessione con la storia e con i modelli che hanno contribuito a creare il mito: dalla Montreal alla Giulia GT, alla 2000 Bertone Sportiva disegnata da Franco Scaglione, per citarne solo alcune. Ho la scrivania letteralmente invasa da immagini e libri di modelli del passato, ma il nostro compito è portare Alfa Romeo nel futuro”. Per scoprire tutti i dettagli del rilancio bisognerà attendere il 1 marzo 2022, giorno della presentazione del nuovo piano industriale di tutti i marchi del gruppo Stellantis.