Ultimo aggiornamento  31 marzo 2023 15:50

Time, Elon Musk “Person of the Year 2021”.

Paolo Borgognone ·

Elon Musk è stato nominato “Person of the Year” per il 2021 dalla rivista americana Time e succede cosi a Joe Biden e Kamala Harris - presidente e vice presidente degli Stati Uniti - che si erano aggiudicati il titolo nel 2020. Per il 50enne ceo di Tesla quello che sta per terminare sarà davvero un anno da ricordare, durante il quale, non dimentichiamolo, è diventato anche l’uomo più ricco del mondo, ha registrato l’ennesimo record di vendita delle sue auto elettriche ed è stato spesso sulle copertine dei giornali - non solo quelli che parlano di automobili - anche per delle uscite a volte sopra le righe.

Nello spiegare la scelta del manager di origine sudafricana, il caporedattore di Time Edward Felsenthal ha scritto: “Persona dell'anno è un indicatore di influenza, e pochi individui ne hanno avuta più di Elon sulla vita sulla Terra, e potenzialmente anche sulla vita fuori dalla Terra. Nel 2021, Musk è emerso non solo come la persona più ricca del mondo, ma anche come forse l'esempio più eclatante di un enorme cambiamento nella nostra società”.

Il premio, infatti, va certo al manager che sta guidando la transizione verso la mobilità elettrica ma anche all’inventore dei tunnel della Boring Company sotto le città per battere il traffico e inventare un nuovo modo di muoversi, al pioniere dei viaggi spaziali “privati” con Space X e della ricerca sulle interfaccia neurali fra uomo e macchina di Neuralynk. Insomma un uomo di oggi ma con lo sguardo lanciato verso il futuro. Unico "neo" di questa notizia per Musk? Forse quello di essere arrivato a ottenere il il riconoscimento ben 22 anni dopo il rivale Jeff Bezos di Amazon che venne nominato nel 1999.

Re dell’auto

Musk è solo il secondo personaggio del settore automobilistico a conquistare il titolo. Il primo fu, nel 1928, quasi 100 anni fa, Walter Percy Chrysler, fondatore dell’omonimo marchio in Michigan. Un pioniere della rivouzione a quattro ruote dalla vita turbolenta, che in passato aveva già gestito alcune grandi compagnie del settore ferroviario. Dopo aver lavorato per la Buick e la General Motors, nel 1925 Mister Chrysler divenne famoso per l’accordo con una sfilza di banchieri che avevano investito in un costruttore che rischiava di fallire, la Willys-Overland Motor Company di Toledo, Ohio. Per salvarla chiese uno stipendio - eravamo nel 1921 - di 1 milione di dollari all'anno per due anni. Roba da fantascienza.

Salvata l’azienda, Chrysler decise di mettersi in proprio e acquisì una partecipazione di controllo nella malandata Maxwell Motor Company. Il manager liquidò la Maxwell e la assorbì nella sua nuova azienda, la Chrysler Corporation, a Detroit, Michigan, nel 1925. Oltre alla sua omonima casa automobilistica, furono creati i marchi Plymouth e DeSoto, e nel 1928 Chrysler acquistò Dodge Brothers e la ribattezzò Dodge. Lo stesso anno finanziò la costruzione del Chrysler Building - tra la 42esima e Lexington Avenue a Manhattan, New York City - che fu completato nel 1930.

Premiati illustri

Il titolo “Person of the Year” è stato istituito per la prima volta nel 1927 e da allora è stato assegnato ogni anno. Leggendo la lista dei premiati ci si rende conto che non sempre il titolo è un fatto positivo: si parla infatti di “influenza” sul mondo ma non si sottolinea che debba essere positiva: basti pensare che ne 1938 il “premio” andò ad Adolf Hitler e per due volte, nel 1939 e nel 1942 a Josef Stalin.
Fra gli altri che hanno ricevuto il riconoscimento troviamo tre pontefici (Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Francesco), tutti i presidenti Usa dal 1927 in poi, con l’eccezione di tre (Calvin Coolidge, Herbert Hoover e Gerald Ford) e 11 donne tra cui la regina Elisabetta II, Angela Merkel e l’attivista per l’ambiente Greta Thunberg.

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