Mentre si avvicina il 2022, il processo di trasformazione di Fiat entra nel vivo. Il prossimo anno, infatti, ci si aspetta la presentazione del primo piano industriale dell’era Stellantis, e inizieranno a prendere forma i progetti che debutteranno a partire dal 2023.
Annunci e dichiarazioni dei dirigenti, assieme alle indiscrezioni che circolano sul web, ci permettono di ricostruire un quadro dove spiccano tre macro tendenze: lo spostamento del focus di mercato sul segmento B (inteso come settore delle utilitarie, dove Fiat è assente dall’uscita di scena della Punto nel 2018), la sempre maggiore condivisione di tecnologie con i cugini francesi dell’ex gruppo Psa, e l’elettrificazione progressiva, con l’obiettivo di diventare un brand 100% elettrico dal 2030.
Il susseguirsi di dichiarazioni
Era il 2019 quando l’allora ceo di Fiat-Chrysler Mike Manley preventivava per la prima volta dei cambiamenti all’orizzonte per il costruttore torinese: “Fiat ha un’esposizione molto alta nel segmento A che, come sapete, offre bassi margini. Abbiamo abbandonato la presenza storica nel segmento B, dai margini superiori. Perciò, in un futuro molto prossimo, ci vedrete ristrutturare il portafoglio prodotti per focalizzarci nuovamente su questi segmenti a più alto volume e margini, questo comporterà un allontanamento dal segmento A”.
L’anno successivo fu il ceo del brand Olivier Francois a chiarire meglio la portata della strategia Fiat: “Crediamo fermamente nel doppio Dna del brand, con la famiglia 500 da un lato, che adotta un posizionamento premium, e dall’altro un’offerta più accessibile, minimalista, incarnata dal concetto Centoventi. La Panda oggi è un modello, diventerà una famiglia, che non sarà necessariamente chiamata Panda. Centoventi prefigura, in un certo modo, l’idea di democratizzare l’elettrico e la nostra futura offerta nel segmento B”.
A completare il quadro si sono aggiunte le parole pronunciate la scorsa estate dal ceo di Stellantis Carlos Tavares all’indomani della presentazione dei risultati semestrali del gruppo: "Fiat ritornerà ad essere presente nel segmento B a partire dal 2023 con più modelli, elettrificati ed elettrici, che saranno i primi realizzati su una piattaforma condivisa”.
Almeno due modelli in arrivo
Cercando di interpretare queste dichiarazioni, si può affermare che nel 2023 dovrebbero vedere la luce almeno due nuovi modelli Fiat. Uno dovrebbe essere il suv compatto costruito a Tychy, assieme alle controparti Jeep e Alfa Romeo, che dovrebbe andare a sostituire la ormai anziana Fiat 500X, adottando il nuovo linguaggio stilistico introdotto dalla 500 elettrica. Questo modello, costruito sulla piattaforma Cmp, sarà infatti disponibile sia a benzina che, in un secondo momento, con powertrain a zero emissioni.
Ma il 2023 dovrebbe essere anche l’anno in cui debutterà la prima vettura di quella che Francois ha definito la "futura famiglia Panda". Il nome della storica cittadina potrebbe scomparire, così come il suo formato di citycar dovrebbe mutare verso quello di una compatta rialzata dalla lunghezza attorno ai 4 metri. Il design potrebbe ispirarsi agli stilemi rétro della concept Centoventi, e la piattaforma dovrebbe essere ancora una volta la Cmp, che grazie al formato modulare e multienergia consente di creare svariati modelli con pochi aggiustamenti, e di declinarli sia in versioni a combustione che elettriche.
Un vuoto nel mercato
Se queste due vetture saranno l’architrave della futura offerta Fiat nel segmento B, rimane da chiedersi che fine farà la Panda come la conosciamo oggi. Al momento sembrerebbe escluso un domani da mini crossover di segmento A low cost, a immagine e somiglianza di quanto fatto da Toyota con la Aygo X.
Se uscisse dai listini senza un’erede diretta, quindi, la piccola Fiat potrebbe lasciare un vuoto non indifferente nel mercato, almeno in Italia, dove nei primi mesi del 2021 la Panda è stata abbondantemente l’auto più venduta, con 105.616 unità, più del doppio rispetto alle 42.181 della 500 (al secondo posto).
Infine, dovrebbe essere marchiato Fiat almeno uno dei 4 modelli elettrici costruiti a partire dal 2024 sulla piattaforma dedicata STLA Medium e assemblati a Melfi. Nessuna informazione è trapelata a riguardo, ma dovrebbe trattarsi di una vettura di maggiori dimensioni, che andrebbe a porsi come erede della Fiat Tipo nel segmento C.