Secondo quanto riportato da Reuters, Intel avrebbe intenzione di far quotare in Borsa la sua controllata Mobileye entro la metà del prossimo anno. L’Ipo – che potrebbe garantire alla start up che sviluppa sistemi di guida intelligente venduti poi ad altri costruttori una quotazione intorno ai 50 miliardi di dollari – non comporterebbe la rinuncia da parte del colosso informatico al controllo della azienda che ha acquistato nel 2017 per 13,5 miliardi di dollari, così come non cambierebbe la struttura di vertice.
Secondo Intel, la quotazione servirebbe a ottenere un flusso di capitali necessario per un ulteriore sviluppo delle ricerche nel settore delle vetture autonome. Il ceo della società informatica Pat Gelsinger lo ha confermato in una dichiarazione. “Insieme con Amnon Shashua – amministratore delegato di Mobileye - mi sono convinto che una Ipo fornisca la migliore opportunità per costruire sui già positivi risultati nel campo dell’innovazione della nostra start up e favorisca anche l’aumento di valore a favore degli azionisti. Siamo molto contenti di come stanno andando le cose, la società ha ottenuto ricavi nel 2021 superiori del 40% rispetto all'anno precedente”.
Approccio differente
Mobileye, fondata nel 1999, ha adottato una strategia diversa rispetto a quella di molti dei suoi concorrenti nel campo delle auto a guida autonoma, utilizzando un sistema basato su telecamere che aiuta le auto partendo dal Cruise Control adattivo e dall'assistenza al cambio di corsia. L'azienda prevede di costruire successivamente un proprio sensore lidar per consentire ai suoi mezzi una mappatura tridimensionale della strada: per ora sta usando unità lidar prodotte da Luminar Technologies.
Nonostante sia di proprietà di Intel, Mobileye non ha mai usato le fabbriche della casa madre di Mountain View per realizzare i propri chip "EyeQ", (che di recente hanno toccato quota 100 milioni di pezzi venduti) contando invece su una stretta collaborazione la Taiwan Semiconductor Manufacturing.