Farsi in casa i motori per la Formula 1: è solo uno dei tanti progetti che il presidente esecutivo di Aston Martin Lawrence Stroll sembrerebbe avere in testa per far crescere il business della azienda inglese. Il condizionale è d’obbligo in quanto al momento non vi sono conferme ufficiali ma a quanto pare il manager canadese, fondatore dal 2019 della scuderia britannica Aston Martin F1 Team e maggior azionista del marchio, sarebbe intenzionato a seguire le orme della Red Bull che a fine stagione si occuperà direttamente dei propulsori destinati alle sue monoposto, subentrando a Honda vista la decisione di quest’ultima di lasciare il Circus.
Alleanze necessarie
Per l’impresa Stroll potrà contare sulle competenze della nuova fabbrica di Silverstone comprensiva di galleria del vento e un simulatore all’avanguardia. Nonostante questo sembra però improbabile che Aston Martin possa fare tutto da sola ed è quasi scontato che dovrà trovare un partner. Questo tenendo anche conto dell’alleanza tecnologica con Mercedes, in essere dal 2013 e rinnovata lo scorso anno, per la fornitura da parte del costruttore tedesco di componenti destinati a supportare la strategia di elettrificazione per le auto stradali del marchio in cambio di partecipazioni azionarie.
Il ritorno della V12 Vantage
Entro il 2030 più del 50% delle vendite di Aston Martin sarà infatti composto da modelli a batteria e zero emissioni, molti dei quali sviluppati proprio sulla piattaforma EVA di Mercedes. Nel frattempo il marchio ha annunciato nei giorni scorsi che il prossimo anno lancerà tra le diverse novità in arrivo una edizione finale della V12 Vantage. Sarà l’ultima dell’attuale generazione destinata a essere sostituita nel 2025 con un modello elettrico completamente nuovo. Sulla vettura verrà impiegato probabilmente lo stesso 5.2 litri biturbo da 700 cavalli utilizzato nel 2020 sulla V12 Speedster, capace di farle raggiungere una velocità massima di circa 300 chilometri orari.