Per il terzo mese consecutivo il mercato dell’auto in Europa (Eu+Efta+Uk) è in calo. A ottobre le immatricolazioni non hanno neanche sfiorato il milione di unità, fermandosi a 798.693 esemplari con un calo del 29,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un esito negativo su cui incide fortemente la crisi dei chip che provoca la mancata disponibilità dei prodotti.
Si assottiglia intanto l’indice di positività del dato cumulativo annuale ora al +2,7%: da gennaio a ottobre le nuove targhe sono state 9.960.706 contro le 9.696.993 registrate nei primi dieci mesi del 2020, a sua volta un anno nero per il mercato dell’auto, segnato dalla pandemia di coronavirus.
Grandi in crisi
La quasi totalità dei mercati risente della crisi. Se l’Italia a ottobre ha registrato un calo del 35,7% per 101.015 nuove unità immatricolate, in Germania il rosso è del 34,9% con 178.683 esemplari. Non vanno meglio le cose in Francia che ha chiuso il mese con 118.519 immatricolazioni (-30,7%), Spagna (59.044 auto, -20,5%) e Regno Unito (106.265, -24,6%).
Nell’intero panorama europeo sono soltanto due i Paesi che hanno registrato un aumento: Islanda (+6,5%, 788 unità) e Irlanda (+16,7%, 2.268 auto).
Stellantis primo gruppo
La crisi dei chip ha penalizzato decisamente il gruppo Volkswagen che perde la consueta prima posizione in favore di Stellantis. Il gruppo italo-franco-americano ha finalizzato 165.866 immatricolazioni il 31,6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando comunque quelli di Wolfsburg, comunque secondi, di circa 500 unità (-41,9%, 165.309).
Ottima performance per Hyundai-Kia a ottobre in Europa. Il gruppo coreano sta gestendo la crisi dei chip meglio degli altri e ha superato Renault classificandosi terzo per vendite nel Vecchio continente. Le unità complessive dei due brand immatricolate ad ottobre sono state 86.438, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I francesi di Renault sono quarti (81.220 unità, -31,5%) seguiti dal gruppo Bmw con 60.644 nuove auto (-22,1%).
Marchi, maggioranza negativa
I brand che hanno segnato un aumento delle vendite si contano sulle dita di una mano. Dopo il +11% di Hyundai - che a ottobre tra i costruttori di volume è quello cresciuto più di tutti in Europa grazie a 43.629 auto - e il +2,6% di Kia (42.809 esemplari), c’è Smart. Il marchio di piccole elettriche ha realizzato a ottobre 3.921 unità segnando una crescita del 4,9%. Tutti in rosso i partecipati del gruppo Volkswagen, tranne Porsche che registra un aumento delle immatricolazioni del 13,4% a fronte di 7.473 unità.