Per la quantità di volti nuovi in circolazione potrebbe essere il primo giorno di college o il ballo delle debuttanti. E invece, si tratta dell'edizione 2021 del Los Angeles Auto Show, la prima dopo lo stop causato dalla pandemia, che andrà in scena tra soliti big e numerose startup al battesimo del mercato dal 19 al 28 novembre (per la stampa le porte si aprono dalla mattina del 17).
Elettrificazione al centro
Alla vigilia erano in molti a ritenerla una mossa azzardata: se il Motor Bella di Detroit ha avuto successo grazie a un format inedito, qui parliamo di un grande salone tradizionale, per buona parte al chiuso (l'area espositiva principale è nel Convention Center della città californiana), in un'America dove l'epidemia di Covid-19 continua a colpire duro. Il rischio di defezioni da parte delle Case - con stand tristemente vuoti - era alto, ma al contrario il "salone del ringraziamento" (perché avviene a cavallo della festa del ringraziamento, il 25 novembre) si preannuncia piuttosto movimentato, grazie soprattutto alla presenza di un nutrito gruppo di nuove realtà.
Tutte parlano il linguaggio comune dell’elettrificazione, che sarà il tema centrale dell’evento e va a riprendere il discorso esattamente da dove era stato interrotto nell’edizione 2019, quando la star indiscussa fu l’inedita Ford Mustang Mach-E. Due anni dopo il suv della Casa di Detroit ha ormai stabilmente raggiunto il mercato, sia in America che in Europa, e deve guardarsi dalla nuova concorrenza, che a Los Angeles è rappresentata da facce più o meno sconosciute.
Tanti esordi
La prima è quella della Fisker Ocean, suv a batteria ecocompatibile persino nei materiali degli interni, opera della startup di Henrik Fisker, lui sì un volto noto dell’automotive (ex designer di Bmw e Aston Martin), che ha promesso una versione “Papamobile” della Ocean anche a Papa Francesco.
Suscitano curiosità anche i suv elettrici VinFast VF e35 e VF e36, che il costruttore vietnamita svelerà a Los Angeles prima del debutto sul mercato a stelle e strisce. Anche in questo caso, facce nuove solo per metà. Dietro il marchio appartenente al colosso Vingroup, infatti, ci sono nomi che conosciamo bene: anzitutto Pininfarina, che cura lo stile delle sue vetture, e in secondo luogo quello del nuovo ceo Michael Lohscheller, ex amministratore delegato di Opel, che ha il compito di guidare l’esordio di VinFast sul mercato europeo a partire dal 2022.
Ci sono, inoltre, EdisonFuture e Bremach, due startup locali, che sveleranno rispettivamente un pickup futuristico e un elegante suv-coupé, entrambi ovviamente a zero emissioni e già in una buona fase di sviluppo: Tesla Cybertruck e Model Y sono avvisate. Tra i brand tradizionali si attendono “importanti annunci” da parte di Hyundai, Kia e Subaru, oltre al reveal della nuova generazione dello storico Ford Ranger, una bandiera dell’americanità che interessa da vicino anche noi, visto che si tratta del pickup più venduto in Europa.
Porsche pensa agli appassionati
La location dei saloni non è mai casuale e ne riflette un po’ lo spirito. Se quello di Detroit era in passato il Salone “in giacca e cravatta”, l’evento dell’establishment e della grande industria, a Los Angeles vanno in scena la creatività tech della Silicon Valley, e l’ecologismo pionieristico della California, stato che per primo negli Usa ha posto un termine alla vendita di veicoli endotermici (il 2035).
Ma la West Coast è anche terreno fertile per gli appassionati di motori. Lo sa bene Porsche, che ha pensato di non lasciarli orfani di novità: al LA Auto Show, infatti, la Casa di Zuffenhausen svelerà la 718 Cayman GT4 RS, che si preannuncia una sorta di vettura da corsa con la targa, mossa dal 6 cilindri boxer aspirato già visto sulla GT4. Dopo un endotermico così servono almeno due elettriche, e difatti la Casa tedesca presenterà anche alcune variazioni della berlina a batteria Taycan, che riceverà una nuova versione intermedia tra 4S e Turbo e l'inedita variante di carrozzeria Sport Turismo.
Un evento spensierato
C’è poi il Jeep Camp all’aperto, dove il marchio di Toledo permetterà al pubblico di testare in un vero percorso offroad i suoi modelli, in primis le ibride alla spina Wrangler e Grand Cherokee 4xe. L’auspicio di molti è che sia un LA Auto Show il più possibile allegro e spensierato, come è nella natura dell’evento, nonostante alcuni spettri che continuano ad aleggiare nell’aria.
Anzitutto la pandemia che non dà tregua, ma anche la crisi dei semiconduttori di cui non si vede una rapida soluzione, a poche ore dalla proposta del Senato di inserire il piano di investimenti da 250 miliardi di dollari per l’industria dei chip all’interno delle voci di bilancio destinate alla difesa nazionale.