“Utilizzare l’idrogeno potrebbe preservare milioni di posti di lavoro nel settore automobilistico”: a dirlo il numero uno della Toyota, Akio Toyoda, secondo il quale “in Giappone, dove i licenziamenti di massa sono politicamente difficili, impiegarlo come carburante causerebbe meno problemi rispetto a un passaggio completo ai veicoli elettrici”.
"Il nemico non sono i motori a combustione"
Toyoda ha recentemente guidato una vettura da corsa spinta da un motore GR Yaris convertito, alimentato a idrogeno. “Rendere commercialmente possibile un tale propulsore potrebbe far funzionare i propulsori a combustione interna in un mondo privo di carbonio”, spiega il manager ribadendo che "il nemico è appunto il carbonio e non i motori a combustione interna”.
Elettrico sì, ma anche le altre tecnologie
Entro il 2025 Toyota prevede di avere a disposizione 15 modelli elettrici e sta investendo 13,5 miliardi di dollari in un decennio per espandere la produzione di batterie. Tuttavia secondo il ceo non è opportuno concentrarsi per il futuro solo su una tecnologia, ma bisogna utilizzare anche le altre che già si possiedono, mantenendo diverse opzioni aperte.
La stessa azienda giapponese è infatti tra quelle che alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, Cop26, non hanno firmato la dichiarazione per eliminare gradualmente le auto a carburanti fossili entro il 2040.