"A Shelby's Forever", una Shelby è per sempre: recita così uno striscione spesso presente ai raduni della Shelby Cobra Association of Texas, una delle maggiori associazioni che riuniscono appassionati e fan delle auto con il cobra realizzate dal marchio americano fondato dall'ex pilota Carroll Shelby.
Una delle più famose è la Ford Mustang GT500 del 1967. Ne sono state costruite in tutto 2.048 unità, e per i collezionisti - che vanno in estasi solo a sentire il rombo del suo V8 Police-Interceptor da 7 litri e 360 cavalli - è una vera icona da custodire gelosamente.
La più potente
Proprio per rendere omaggio a questa vettura Ford ha realizzato una versione “Heritage Edition” della nuova Mustang GT500, ad oggi l’auto stradale più potente mai prodotta a Dearborn, ispirata alla celebre antenata.
Sarà disponibile il prossimo anno, con ordini già aperti nel mercato Usa e un prezzo a partire da circa 79.000 dollari, subito riconoscibile per la livrea Brittany Blue con due opzioni di strisce da corsa Wimbledon White, dipinte a mano o adesive in vinile.
Un V8 da 760 cavalli
Sotto al cofano la Mustang Shelby GT500 Heritage Edition nasconde il conosciuto V8 sovralimentato da 5.2 litri, per 760 cavalli e 857 newtonmetri, accoppiato alle ruote posteriori tramite un cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti in grado di salire o scendere di marcia in appena 80 millisecondi. Un tempo da record come i 3,7 secondi che la vettura impiega per scattare da 0 a 100, prima di superare i 300 chilometri orari di velocità massima se non si alza il piede dall’acceleratore.
Equipaggiamenti racing
Prestazioni decisamente da brivido che la Mustang Shelby GT500 Heritage Edition, come anche il modello da cui è derivata, può tenere a bada contando su diversi equipaggiamenti racing. Tra questi un impianto freni appositamente progettato dalla Brembo, con dischi da 460 millimetri e pinze a 6 pistoncini sull’asse anteriore. Oltre a un’elettronica che permette di disinserire quasi completamente ogni controllo elettronico per esibirsi (in pista) in scenografici "drifting" a suon di gomme fumanti.