A detta di Oliver Blume Porsche non costruirà mai una 911 elettrica. Il ceo della Casa di Zuffenhausen, tuttavia, si è sempre dichiarato possibilista verso eventuali versioni ibride, e difatti ecco comparire tra i cordoli del Nurburgring (dove se no?) un misterioso esemplare impegnato in una serie di test, che più di una fonte indica come il primo prototipo della futura 911 elettrificata. Secondo le indiscrezioni l’auto arriverà nel 2023, in occasione del restyling del modello (che aprirà la strada alla serie 992.2), ma per quanto riguarda dati e caratteristiche vige ancora il massimo riserbo.
Una batteria di piccole dimensioni
Lo stesso Blume, tuttavia, si è lasciato sfuggire alcune dichiarazioni che aiutano a restringere il cerchio attorno alle possibili soluzioni tecniche. Secondo il ceo la 911 ibrida sarà "la più potente di sempre nella storia del modello", e non utilizzerà la classica architettura plug-in impiegata oggi da Porsche (ad esempio sulla Panamera), ma uno schema inedito, più leggero e derivato dall'esperienza nel motorsport, il che fa pensare a un sistema di tipo mild "evoluto".
Il ricorso a un'elettrificazione soft sembra trovare riscontro nel modello impegnato per i test, che apparentemente non mostra sportellini per la ricarica, a parte quello della benzina. L’ipotesi più probabile è quella di un’unità elettrica inserita tra il propulsore e il cambio Pdk a doppia frizione, con una batteria di piccole dimensioni montata sull’asse anteriore, per ottimizzare la distribuzione dei pesi (sulla 911 il motore è posteriore “a sbalzo”).
La Turbo S come base
L’unità termica che fungerà da base per la versione ibrida della 911 dovrebbe essere quella della più spinta motorizzazione Turbo S, ovvero il 6 cilindri boxer da 3,8 litri sovralimentato, con una potenza di 650 cavalli a cui sommare il contributo dato dal propulsore elettrico, il tutto gestito dalla trazione integrale. Il modello potrebbe prendere il nome di Turbo S E-Hybrid.
Secondo molti il sistema mild sarà ben più potente di quelli a cui siamo stati abituati fino ad ora, che arrivano ad erogare al massimo una ventina di cavalli. In quest'ottica Porsche, complice il know how nell’elettrificazione sviluppato grazie alle gare di endurance con la 919 Hybrid, potrebbe riuscire a spremere dal suo “ibrido leggero” anche una cinquantina di cavalli, per una potenza di sistema di circa 700 cavalli.
Sul tavolo anche il full hybrid
Ma c’è anche chi ritiene che la futura 992 ibrida potrebbe scrivere pagine inedite nei quasi sei lustri di vita della sportiva di Zuffenhausen, diventando la prima 911 in grado di procedere, per brevi tratti, a zero emissioni. In quest'ottica il sistema dovrebbe essere definito a rigore di tipo full hybrid, un'ipotesi forse un po' troppo complicata da realizzare su un'auto sportiva, dove lo spazio per l'accumulatore è risicato.
Tutto dipenderà da quale coniglio Porsche riuscirà a tirare fuori dal cilindro, in termini di compattezza, efficienza e densità energetica delle batterie. Al momento è troppo presto per trarre conclusioni sulla 911 ibrida, a parte una: ne sentiremo ancora parlare.