Ultimo aggiornamento  09 giugno 2023 06:15

Lucid e Nio, startup a confronto.

Valerio Antonini ·

L’elettrificazione è sempre più un trend da seguire con attenzione, anche analizzando i flussi del mercato azionario dei costruttori che realizzano esclusivamente veicoli a batteria. Come la californiana Lucid, che proprio in questi giorni ha consegnato le sue prime 20 elettriche hi-tech denominate “Air”. L’iniziativa ha spinto in alto il valore delle azioni della società (fondata nel 2007 come start-up e attualmente quotata, come Tesla, nel mercato borsistico Nasdaq), stimato intorno ai 45.90 dollari l’una, in crescita di oltre il 33% negli ultimi 5 giorni.

Il fatturato per il 2021 dovrebbe portare nelle casse di Lucid quasi 30 milioni di dollari. A far volare la Casa di Newark è stata anche la presenza del suo primo modello Air tra i 27 finalisti (elettrici) del contest in programma al Los Angeles Auto Show 2021 (19/28 novembre), scelti tra più di 90 veicoli a zero emissioni che soddisfano gli standard normativi della California e che possono essere già acquistati o pre-ordinati.  

Competizione serrata in Cina

In Cina la competizione è più serrata, con i big Gac, Byd, Geely, Baic a fare la voce grossa in termini di produzione. Tra chi sta provando con più veemenza a ritagliarsi il suo spazio è Nio, Casa automobilistica di Shanghai attiva dal 2014, che si sta specializzando in veicoli altamente tecnologici, connessi e dotati di funzioni avanzate di guida autonoma. Il modello di punta è il suv 7 posti ES8, in vendita anche in alcuni mercati europei, che sarà presto affiancato dalla berlina ET7.

Nel settembre 2018 la società è stata quotata alla Borsa di New York con un capitale iniziale di 1.8 miliardi di dollari ma il valore delle azioni è sceso dai 61.95 dollari di inizio 2021 ai 42.29 dollari della chiusura di ieri, complice la crisi dei chip che non sta permettendo al costruttore di rispettare le attese produttive. Il calo negli ultimi tre mesi è del 3.54% e dell’1.86% nell’ultimo anno e va in controtendenza con l’incredibile +336.36% fatto registrare dallo sbarco a Wall Street fino a oggi.

Nio ultimamente sta pagando anche il successo di Xpeng, competitor più “vicina” come obiettivi di mercato, le cui azioni sono salite di valore del 29.4% negli ultimi 12 mesi, anche perché avrebbe sofferto meno la carenza di semiconduttori. Infatti, stando ai dati di vendita di ottobre divulgati dalla China Passenger Car Association, Nio ha venduto 3.667 esemplari, Xpeng 10.138. Questo potrebbe comportare un ennesimo rimbalzo a sfavore della società fondata dall’imprenditore 47enne William Li, che con un patrimonio di oltre 7 miliardi di dollari era considerato almeno fino a qualche tempo fa l’Elon Musk della Cina. 

Quote di mercato diverse

Cina e Usa assieme fanno quasi la metà delle commercializzazioni di veicoli nel mondo. Per quanto riguarda le elettriche pure, tuttavia, le quote di mercato sono molto differenti: secondo le rispettive associazioni dei costruttori, le vetture a zero emissioni occupano il 12.5% delle vendite nel Paese asiatico (per quasi 3 milioni di unità, +190% nei primi 9 mesi del 2021 rispetto al 2020) e solo il 2.5% in quello americano (circa 280mila vetture immesse su strada da gennaio a settembre, +110%).   

In questo campo i cinesi sono evidentemente più avanti, ma i numeri delle vetture immesse su strada potrebbero ingannare e incidono solo in parte su fatturati e valutazioni degli analisti. Se in Cina, infatti, il mercato è ormai quasi saturo e pieno di concorrenza, negli Stati Uniti il dominio di Tesla lascia comunque spazio per crescere ad altri marchi elettrici, facendo da ispirazione a potenziali nuovi protagonisti a stelle e strisce.

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