Puntuale come ogni anno arriva la "Best Global Brands", la classifica dei marchi più ricchi del mondo, stilata dalla società Interbrand. Il periodo preso in esame è quello che va dall'1 luglio 2020 al 30 giugno 2021. A dominare ci sono – esattamente nelle stesse posizioni dell’anno passato – le aziende hi tech, con Apple di gran lunga prima che precede Amazon e Microsoft ma, anche in questa edizione, si conferma l’ottimo comportamento dei marchi auto. Tra i primi 100 ce ne sono ben 15 con quelli europei in particolare che si distinguono per le loro ottime performance.
A guidare la speciale classifica degli automakers è Toyota, al settimo posto assoluto. Il costruttore giapponese ha un valore complessivo di 54,1 miliardi di dollari e ha registrato, rispetto al 2020, una crescita del 5%. L’altro nome del settore quattro ruote nella top ten è Mercedes, ottava con un segno più del 3% rispetto all’anno precedente e una valutazione complessiva di poco sopra i 50 miliardi. Medaglia di bronzo tra i costruttori per un'altra tedesca, Bmw (12esimo posto, +5% e 41,6 miliardi di dollari).
Tesla vola
Fuori da questa top three ma in salita vertiginosa, troviamo Tesla. Il costruttore di elettriche è 14esimo assoluto in classifica e rispetto allo scorso anno ha guadagnato ben 26 posizioni, meglio di chiunque altro. In percentuale la sua crescita ha toccato il 184% e in dollari la quotazione ora è di 37,3 miliardi.
Scalando le posizioni troviamo poi Honda 25esima con un calo percentuale del 2% rispetto al 2020. A seguire Hyundai (35, +6%), Audi (46, +8%), Volkswagen (47, +9%). Quindi abbiamo Ford 52esima (+2%), Porsche al 58esimo posto (+4%) davanti a Nissan (59, +5%).
Spazio all’Italia
C’è anche l’automotive italiano in questa classifica, grazie a Ferrari che vanta un valore complessivo di 7,2 miliardi di dollari e una crescita notevole in percentuale sul 2020, +12%. Complessivamente i brand italiani presenti sono 3, il meglio piazzato è Gucci, 33esimo con 16,6 milioni di dollari di valore e in salita del 6% e Prada che si distingue non tanto per la posizione (94esima) ma soprattutto per la crescita percentuale che è del 20% con 5,4 miliardi di valore.
Le altre
Tornando alle quattro ruote, nella top 100 ci sono ancora Kia 86esima (+4%), Mini al 96esimo posto (+5%) e Land Rover che è 98esima e non ha nessun punto percentuale di crescita rispetto allo scorso anno.
Infine Uber, che non costruisce automobili ma fa comunque parte di questo mondo, è 99esima con un calo sul 2020 del 4%.
Commentando la classifica, Charles Trevail, ceo di Interbrand ha richiamato l’attenzione in particolare sulla performance di Tesla: "Vale la pena sottolinearne la crescita nell'ultimo periodo. Un aumento a tre cifre del valore di un brand è un fatto senza precedenti in ben 22 anni. Quello californiano è un marchio che incarna alla perfezione lo spirito della nostra ricerca, quindi non sono sorpreso che abbia fatto il più grande salto nella classifica 2021".