Oltre a consegne e produzione, Tesla continua a far registrare performance record anche sul piano finanziario. Nel terzo trimestre dell'anno la Casa di Palo Alto ha infatti raggiunto il suo miglior risultato in assoluto per quanto riguarda i ricavi e i profitti, mantenendo i margini operativi al di sopra degli obiettivi di lungo termine.
Mai tanti ricavi
Nel trimestre che si è appena concluso Tesla ha ottenuto ricavi per 12,057 milioni di dollari, ovvero una crescita del 58% rispetto ai 7,611 milioni di dollari dell'anno precedente. E' significativo che la stragrande maggioranza di queste risorse è arrivata dalla vendita di auto, mentre la cessione di crediti ambientali a costruttori terzi è diminuita del 30%, segno che i concorrenti stanno facendo progressi sul piano dell'elettrificazione.
Dall'inizio del 2021 gli introiti di Tesla sono aumentati in maniera costante, passando dai 9,002 milioni del primo trimestre ai 10,206 del secondo, e ora l'azienda punta a chiudere l'anno fiscale superando la soglia del 40 milioni di dollari.
Profittabilità a gonfie vele
A impressionare, tuttavia, è la crescita dei profitti, che segnano un +74% solo per quanto riguarda il settore automotive, quindi escludendo le attività collegate al mercato finanziario, dove Tesla ha una posizione da primato. Anche i profitti sono in costante ascesa dall'inizio del 2021, e hanno toccato la soglia dei 3,673 milioni di dollari nel terzo trimestre, contro i 2,105 milioni del 2020.
I margini operativi si sono attestati al 14,6%, mentre erano al 9,2% un anno prima e all'11% nel secondo trimestre del 2021. E se i meri numeri non dovessero bastare a dare un'idea delle performance, Tesla fa notare che questo aumento della redditività è stato raggiunto nonostante il prezzo medio unitario delle vetture sia diminuito del 6% su base annua.
In altre parole, la produttività e l'efficienza in termini di costi sono aumentate a un tasso superiore rispetto alla diminuzione dei prezzi di vendita (dovuta ai grandi volumi fatti dai modelli di segmento più basso, ovvero Model 3 e Model Y).
La crisi dei semiconduttori
Infine, anche Tesla ammette di aver avuto difficoltà a far lavorare tutti i suoi impianti alla massima velocità a causa della carenza di semiconduttori, che sta paralizzando la produzione di molti costruttori. Eppure, malgrado la crisi globale, lo stabilimento di Fremont in California ha prodotto più auto negli ultimi 12 mesi di quante ne abbia create in tutti gli anni precedenti.