La notizia era nell’aria da giorni ma ora è arrivata la conferma da parte della FIA: a partire dalla stagione 2022 e fino al 2025, l’Italia avrà due Gran Premi di F1 stabilmente in calendario, grazie all'aggiunta del Gran Premio dell'Emilia Romagna e del Made in Italy a Imola.
La data del prossimo appuntamento è quella del 24 aprile (nel week end era previsto il Gp di Cina a Shanghai, non inserito in calendario per il terzo anno consecutivo), quando le vetture torneranno a battagliare lungo i 4.909 metri del circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola.
L’evento si aggiungerà quindi a quello tradizionale di settembre a Monza - il prossimo è anche l’anno del centenario per il tracciato lombardo, si correrà l'11 del mese - consentendo al nostro Paese di essere l’unico con due gare iridate. Tra l'altro - ed è un'altra bella notizia - a meno di clamorosi ritorni della pandemia, la gara di aprile 2022 si svolgerà con il pubblico presente.
Organizzazione al top
Rispetto ad altri circuiti in lizza per un posto nell'affollato calendario 2022 - 23 i Gp previsti, un record - a far pendere l’ago della bilancia per il nostro Paese ha contribuito il successo che il ritorno a Imola nel 2020, in piena pandemia, e poi bissato nel 2021, ha ottenuto sia dal punto di vista organizzativo che presso i piloti, che hanno apprezzato il tracciato, uno dei pochi in cui si corre in senso anti-orario.
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo da parte di tutti gli addetti ai lavori. Il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani ha dichiarato: "Oggi è un grande giorno per lo sport italiano che corona un anno di successi. L’Italia nel 2022 ospiterà strutturalmente due Gran Premi di Formula 1, dunque non più come recupero di altre gare cancellate a causa dell’ emergenza Covid-19. Alla storica data di Monza si aggiunge ufficialmente il GP di Imola a fine aprile. Il nostro è l'unico Paese al mondo ad avere questo privilegio. Non era mai accaduto nella storia della F1 che un’unica federazione, ossia ACI, fosse a capo dell’organizzazione di due prove nella stessa nazione. Un riconoscimento che mi riempie di gioia e orgoglio perché certifica lo straordinario ruolo mondiale del motorsport italiano e l’autorevolezza dell’Automobile Club d’Italia. Questo storico risultato si deve all’entusiasmante lavoro di squadra tra ACI, governo italiano e regione Emilia Romagna, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Inoltre ringrazio di cuore Jean Todt, Presidente FIA, e Stefano Domenicali, General Manager di Fom, per il loro insostituibile appoggio".
Una storia di successo
Dopo aver ospitato la F1 dal 1980 al 2006 - vivendo giornate storiche, ma anche tragedie come per la scomparsa di Ratzenberger e di Senna nel 1994 - Imola è rimasta a guardare fino al 2020, quando il perdurare della epidemia globale ha costretto gli organizzatori americani e la FIA che gestisce il campionato dal punto di vista regolamentare (e quindi stabilisce anche il calendario) a trovare nuove soluzioni.
Il circuito, però, anche negli anni in cui non è stato protagonista, è rimasto nel cuore dei tifosi per le gesta straordinarie che qui sono state compiute da grandi campioni. Basti ricordare il primo atto della "battaglia" tra Senna e Prost su McLaren nell'83 o - l'anno prima - lo "sgarbo" di Pironi a Villeneuve col sorpasso all'ultimo giro per quella che fu, comunque, una doppietta Ferrari.
Nelle due edizioni disputate dopo il ritorno di Imola nel campionato, la vittoria è andata a Lewis Hamilton su Mercedes nel 2020 e a Max Verstappen con la Red Bull motorizzata Honda nel 2021.