A partire dal prossimo novembre Maserati trasloca - quasi interamente - da Grugliasco a Mirafiori. Qui verrà trasferita con tutti gli occupati la produzione della Ghibli e della Quattroporte, e nascerà la futura piattaforma elettrica del Tridente, che si andrà ad aggiungere ai modelli già in produzione presso lo storico stabilimento torinese, ovvero il suv Maserati Levante e la Fiat 500 a batteria. Rimangono confermate la Maserati Grecale a Cassino e la MC20 a Modena.
Sono queste le principali novità che il gruppo nato dalla fusione di Fca e Psa ha presentato a governo e sindacati nel corso dell’incontro al Mise con i ministri dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (insieme al vice Giancarlo Pichetto Fratin) e del lavoro Andrea Orlando. Stellantis ha confermato di avere già investito 2 dei 5 miliardi di euro previsti nel piano industriale e destinati all’Italia.
Tridente a batteria
La prima novità annunciata durante il meeting al Mise è rappresentata dallo spostamento quasi totale della produzione di Maserati dallo stabilimento Agap di Grugliasco a Mirafiori. Un trasloco che dovrebbe iniziare già il prossimo mese e che riguarderà pressoché tutta la linea produttiva con l’eccezione del reparto lastratura, che cambierà casa a partire dal 2024.
Nel capoluogo, quindi, nascerà il “Turin Manufacturing District”, che permetterà di adottare un unico moderno processo di produzione per le Maserati, in grado di integrare piattaforme e sistemi di propulsione differenti - dall'endotermico all'ibrido, fino all'elettrico - con cui promuovere l'evoluzione della linea di vetture del marchio nel prossimo futuro, assegnando un ruolo chiave a elettrificazione, infotainment e guida autonoma.
Come primo passo, sarà creata una nuova piattaforma nativa elettrica – battezzata “Folgore” - che permetterà di realizzare le nuove GranTurismo, GranCabrio e Quattroporte, in un periodo compreso tra il 2022 e il 2024. Secondo il “Deputy Chief” per l’Europa del gruppo, Davide Mele, “nel 2025 ogni modello della gamma Maserati avrà una versione a zero emissioni”.
La 500 elettrica sarà solo a Mirafiori
A Mirafiori, inoltre, continuerà a essere prodotta la versione a batteria della 500, mentre quella endotermica “si spegnerà in Polonia”, ha detto testualmente Mele, il quale ha anche sostenuto che “il settore dedicato alla 500 elettrica passerà dall’attuale 10% al 70% nel periodo dal 2025-2030. Oggi questo prodotto vale 200mila unità. Tutto questo mercato andrà soddisfatto solo da Mirafiori ed esclusivamente tramite l'alimentazione a zero emissioni".
Il ministro Giorgetti, al termine dell’incontro, ha parlato con soddisfazione di “reshoring per la vettura”, cioè un rientro totale della produzione nel nostro Paese.
Inoltre, Stellantis ha prefigurato "un importante piano formativo negli enti centrali di Mirafiori", proprio per assecondare la transizione elettrica, secondo un progetto che verrà approfondito nelle prossime settimane.
Reazioni contrastanti
In una nota divulgata dopo l’incontro al Mise, l’azienda automobilistica - dopo l’apprezzamento per il “dialogo costruttivo con istituzioni e sindacati” - parla di “determinazione e velocità per anticipare e supportare la transizione energetica di tutti i suoi siti industriali italiani, con l’obiettivo di garantirne la sostenibilità attraverso il miglioramento delle performance e far giocare al Paese un ruolo strategico tra i principali mercati domestici del gruppo”.
Di tutt’altro tenore le prime reazioni del sindacato. Per Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, “è un’altra mazzata per l’economia della città”. Nonostante l’impegno della azienda a mantenere il livello occupazionale, dice il rappresentante dei lavoratori, “il dato oggettivo è che chiudono uno stabilimento.”
“Chiediamo formali garanzie sul versante della tutela occupazionale e delle missioni produttive, nonché delle condizioni di lavoro”, è il commento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
"Stellantis ha assicurato — proseguono i sindacalisti — che la produzione attuale di Grugliasco, ovvero Ghibli e Quattroporte, verrà trasferita con tutti gli occupati a Mirafiori, dove già si producono la Fiat 500 elettrica e la Levante. Inoltre Stellantis ha prefigurato che nel futuro piano industriale post 2024 a Torino resteranno sia la piattaforma del Tridente sia la produzione della Fiat 500. Ma noi rivendichiamo che l’impegno alla piena tutela occupazionale e alle future misure produttive sia formalizzato e per questo abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti da svolgersi in sede sindacale a Torino”.