Dopo la tequila, adesso Tesla fa anche la birra. A presentare la “GigaBier”, nome rigorosamente in tedesco, è stato lo stesso Elon Musk, atterrato in Germania dal Texas, dove sta trasferendo il quartier generale della sua azienda lasciando la California, per partecipare al “Gigaparty”, la festa inaugurale del nuovo impianto del costruttore in Germania.
La gustosa bevanda è stata solo una delle sorprese che hanno atteso le circa 9mila persone che hanno sfidato il rigore dell’autunno berlinese per mettersi in fila fin quasi dall’alba per poter assistere all’evento. Parlando alla folla - anche con un breve saluto in tedesco - il manager di origine sudafricana ha annunciato che le prime Model Y dovrebbero uscire dallo stabilimento già entro la fine dell’anno. “Il problema non è partire con la produzione, ma raggiungere i volumi necessari”, ha detto. Volumi che, secondo lui, dovrebbero essere di almeno “5mila, forse 10mila vetture alla settimana a pieno regime”. Per ottenere questo risultato, la Casa conta di mettere al lavoro sia nella fabbrica che nel vicino impianto che costruirà batterie un totale di oltre 12mila dipendenti.
Stazione dedicata
Nel corso della visita guidata - testimoniata da innumerevoli video che i fan accorsi hanno pubblicato sui social network - una delle attrazioni più apprezzate è stata la “danza dei robot”, una dimostrazione del livello di automazione raggiunto dalla fabbrica.
Nel corso del suo intervento Musk ha sottolineato i vantaggi della “location” del nuovo impianto: “Siamo a soli 30 minuti di treno da Berlino. Stiamo per costruire una stazione ferroviaria, una cosa un poco ironica per una società automobilistica, ma ovviamente chi verrà a lavorare qui potrà utilizzare anche l’auto, o se vuole anche la catapulta, il base jumping o il paracadute”.
Polemiche ancora accese
Nonostante il buon umore e le grandi aspettative mostrate dal ceo, le polemiche riguardo la fabbrica non si sono ancora placate. Anche nel giorno della festa alcune centinaia di persone hanno manifestato per protestare contro l’impianto “costruito sopra un’area protetta e che serve soprattutto a rifornire di acqua potabile un bacino di circa 70mila persone che rischia di essere inquinato”. I contestatori hanno anche voluto ricordare come la gigantesca costruzione, pur essendo di fatto completata, non abbia ancora ricevuto il via libera definitivo dalle autorità del Brandeburgo.