General Motors e Ford hanno comunicato di aver trovato un modo per risolvere amichevolmente la diatriba legale nata intorno alla tecnologia BlueCruise. I termini dell’accordo non sono stati specificati da nessuna delle due parti.
La causa era stata intentata da Gm che aveva accusato i concorrenti concittadini di aver “rubato” - per il loro sistema di assistenza alla guida "a mani libere" - il nome della affiliata Cruise che si occupa a sua volta di sviluppo di mezzi driverless. Gm aveva parlato di “eventuale danno irreparabile al suo marchio e a quelli collegati”, tanto da chiedere un cospicuo risarcimento per la violazione dei suoi diritti.
Ford, dal canto suo, aveva respinto ogni accusa, definendo le ragioni addotte come “frivole”. "Gli automobilisti - aveva dettolo scorso luglio il rappresentante della Ford Mike Levine - da decenni hanno capito cos'è il cruise control. Praticamente ogni casa automobilistica offre una funzionalità simile ormai e "cruise" è un'abbreviazione comune per questo sistema che si sta diffondendo sempre di più".
Presto sulle auto
Una e mail del rappresentante di General Motors Darryll Harrison ha ora confermato che “le due società hanno risolto il caso e i relativi procedimenti amichevolmente”. Dal canto suo Mike Levine ha confermato che la questione è ora chiusa e che Ford “si aspetta di annunciare che il sistema BlueCruise sarà disponibile ia bordo dei suoi veicoli in un prossimo futuro”.