“Siamo pronti”. Due parole per lanciare il guanto di sfida a Tesla che con la sua nuova fabbrica a Berlino va a giocare la partita della elettrificazione in casa dei colossi tedeschi. A parlare così, anzi a scriverlo in un tweet, è stato Herbert Diess, ceo di Volkswagen, a pochi giorni dal “Gigaparty”, la festa di inaugurazione che si terrà il 9 ottobre appunto nello stabilimento di Grunheide e che segnerà simbolicamente l'avvio della produzione delle auto a batteria di Elon Musk in Germania.
La reazione di Volkswagen all'arrivo degli americani deve forzatamente passare - tuttavia - attraverso un rinnovamento profondo e un ritrovato spirito "combattivo" dello stabilimento di Wolfsburg, quello storico del costruttore tedesco che è attualmente in difficoltà.
Wolfsburg va lento
A questo proposito si sono svolte negli ultimi giorni consultazioni tra i vertici aziendali che hanno coinvolto più di 120 dirigenti, oltre allo stesso Diess e al suo staff. Lo scopo di queste riunioni è trovare una soluzione alle turbative date dalla carenza di chip e accelerare lo sviluppo delle auto elettriche che dovranno dare nuova linfa allo storico impianto.
Il ritmo di lavoro nello stabilimento, infatti, è allo stato attuale estremamente rallentato e questo preoccupa l’azienda, i sindacati e gli stessi dipendenti. Secondo il consiglio di fabbrica, l’impianto della Bassa Sassonia sta attraversando il secondo anno di contrazione della produttività, tra crisi provocata dalla pandemia e carenza di chip. L'anno scorso, Wolfsburg ha prodotto poco meno di mezzo milione di veicoli e quest’anno - complice anche periodo di lavoro a orario ridotto che si trascinerà ancora per alcune settimane e coinvolge anche le aziende satelliti dell'indotto - la cifra sarà probabilmente ancora più bassa. Una situazione preoccupante se pensiamo che nell’ultimo decennio la media di auto uscite dall’impianto è stato di poco meno di 780mila ogni dodici mesi.
Non basta Trinity
A invertire la tendenza, secondo i rappresentanti delle fabbrica, non basterà da solo neanche il progetto “Trinity”, che porterà alla nascita delle elettriche di prossima generazione, esattamente come quello battezzato “Neo” ha fatto per le attuali, basate sulla piattaforma dedicata Meb. Il tutto dovrebbe prendere forma dal 2026, ma a Wolfsburg vorrebbero che il programma venisse anticipato al 2024.
“I lavoratori - ha detto il capo del consiglio di fabbrica Daniela Cavallo - sono preoccupati. Non sono abituati a turni di lavoro ridotti per un periodo di tempo così lungo. Serve pianificare subito un modello che produca alti volumi per poter uscire dalla attuale situazione”.