Dopo le forti perdite di agosto, il mercato automobilistico italiano a settembre continua a far segnare prestazioni negative. Secondo i dati dell'Unrae - l'associazione dei costruttori esteri - sono in tutto 105.175 le immatricolazioni registrate lo scorso mese, contro le 156.357 del 2020. All’appello mancano 51.200 vetture per una contrazione del 32.7%.
Dall’inizio del 2021 sono 1.165.491 le unità vendute, equivalenti al 20.6% in più rispetto alle 966.335 auto dello scorso anno, colpito però pesantemente dal lockdown a causa della pandemia. Se paragonato con i primi 9 mesi del 2019 il dato cumulato indica una perdita di oltre 300.000 veicoli, con una speculare flessione del 20,6%.
I canali
Dalla struttura del mercato di settembre emerge un calo sostenuto per tutti gli utilizzatori. I privati si posizionano al 66,6% di quota (2 punti in meno rispetto a un anno fa). Le autoimmatricolazioni continuano a far segnare volumi in diminuzione, e si fermano al 9%. Il noleggio a lungo termine scende al 16,8%, mentre il breve termine, con una flessione di oltre la metà delle immatricolazioni, retrocede su una quota minima dell’1,6%. La quota di mercato delle società, invece, aumenta, arrivando al 6%.
I marchi
Lo scorso mese quasi tutti i marchi hanno fatto registrare perdite a doppia cifra. Gli unici che ottengono risultati positivi sono Dacia (+2.66%), Hyundai (+2.56%), Kia (+7.56%) e Land Rover (+15%). La campionessa di settembre, tuttavia, è Tesla, che mette a segno un impressionante +49.48%, soprattutto grazie all'arrivo sul mercato del suv Model Y. Da segnalare anche DR Motor, che fa un balzo del 61,1%, arrivando a targare le 788 unità, e Smart, che riesce a contenere le perdite, con una flessione dell’1.62%.
I modelli
A settembre continuiamo a trovare al primo posto incontrastato la Fiat Panda, con 7.410 unità. Seguono Lancia Ypsilon (2.948), Fiat 500 (2.775), Dacia Sandero (2.735), Dacia Duster (2.642) e Renault Clio (2.572). Stop per la Toyota Yaris full hybrid, che ha fatto registrare ottime prestazioni nei mesi passati (è la quarta vettura più venduta in Italia dall’inizio dell’anno): a settembre si ferma al 13esimo posto, con 1.718 unità. A sorpresa, l’elettrica più venduta lo scorso mese è stata la Dacia Spring, con 1.876 auto. La piccola a batteria del brand rumeno ha così superato la Nuova Fiat 500 (1.289 unità), che guida la classifica dall’inizio dell’anno. L’ibrida plug-in più gettonata si conferma la Jeep Compass 4xe (636 auto).
Le alimentazioni
Benzina e diesel scendono rispettivamente al 25% e al 19,1% del totale (30,5% e 20,5% nel cumulato). Il Gpl arriva a rappresentare il 9,4% delle preferenze, mentre il metano rimane abbastanza stabile, con una quota al 2% del totale. Gli incentivi continuano a sostenere la forte avanzata delle elettrificate: le ibride arrivano al 31,3% di quota (28,2% in gennaio-settembre), con le full hybrid al 7,5% e le mild al 23,8%. Le plug-in raggiungono il 5,2% (4,5% nei 9 mesi), mentre le elettriche pure balzano all’8% di quota, doppiando quella del cumulato (4%).