Il rivenditore inglese di auto storiche restaurate DK Engineering ha messo in vendita una Ferrari Enzo del 2003 con livrea “Giallo Modena”. La supercar ha percorso 15.400 chilometri, è in perfette condizioni con componenti tutti originali e completa di tutta la documentazione ufficiale. Gli interni sono neri con cuciture gialle a forma di diamante. Il prezzo di vendita, comunicato solo su richiesta, potrebbe avvicinare (se non superare) i 3 milioni di euro.
Come confermato da Marcel Massini, esperto di modelli classici del Cavallino, si tratta di uno dei 37 esemplari (su 399 unità prodotte in totale) dipinti con la tonalità che richiama al colore della “città dei canarini”, luogo di nascita del celebre fondatore del marchio di Maranello Enzo Ferrari.
Colore da corsa
Nelle corse, la Ferrari viene facilmente accomunata al tradizionale rosso, ma anche il giallo riporta alla memoria gare leggendarie. Il colore fa la sua apparizione per la prima volta il 15 aprile del 1951 sulla livrea della 195 Inter Berlinetta del pilota Salvatore Ammendola, che concluse al secondo posto la Coppa Inter-Europa e poi partecipò - sempre con la stessa auto - alla storica Mille Miglia. L’anno successivo una 225 S arrivò sempre seconda al Gran Premio del Portogallo per vetture Sport.
Anche in Formula 1 fu schierata una Ferrari gialla, che terminò al quarto posto il GP del Belgio del 1961 guidata dal pilota di casa Olivier Gendebien, fresco vincitore della 24 Ore di Le Mans. Quel giorno la gara fu dominata dalle altre rosse. Phil Hill, Wolfgang Von Trips e Richie Ginther monopolizzarono il podio. In 70 anni di storia, sono oltre 50 i team che hanno scelto il giallo per le loro vetture da competizione Ferrari. "È rimasto negli ultimi anni uno dei colori preferiti dai nostri clienti, soprattutto su modelli come la 488 GTB, la 488 Pista Spider o la F12tdf”, dicono dalla Casa di Maranello.
Al giallo vengono associate anche altre curiosità riemerse dal passato. Come riportato dagli archivi storici Ferrari, la prima persona a suggerire di realizzare una Ferrari gialla di serie è stata Fiamma Breschi, vedova del pilota Luigi Musso (vittima di un incidente alla famosa curva del Calvaire del circuito francese di Reims), che avrebbe ispirato il “Giallo Fly” adottato per la prima volta su una 275 GTB degli anni ’60.