La soap opera sulla nascita della Apple Car si arricchisce di un nuovo, ennesimo capitolo. Questa volta la notizia rimbalza dalla Corea. Secondo la testata economica “Korea Economic Daily”, il colosso di Cupertino avrebbe definitivamente interrotto la ricerca di un partner del settore automotive (in passato si è parlato di colloqui più o meno avanzati e vicini a un clamoroso annuncio con Bmw, Hyundai, Kia, Nissan e Toyota) per lo sviluppo della sua quattro ruote.
Invece, avrebbe deciso di mettersi definitivamente in proprio e di sviluppare una propria catena di approvvigionamento. Per questo, secondo la testata, avrebbe già contattato in via riservata alcuni fornitori di componentistica e avrebbe, in buona sostanza, chiesto un preventivo per capire costi e tempi di una fornitura per la sua vettura: un gesto che viene interpretato come un passo decisivo per l'intero progetto “Titan”, in ballo dal 2014, e che potrebbe portare secondo gli analisti a una decisione finale definitiva. A proposito del mezzo, secondo i coreani e come già si vociferava da tempo, si tratterà molto verosimilmente di un'elettrica a guida autonoma.
Il rapporto del “Korea Economic Daily” riporta che Apple avrebbe “rianimato il laboratorio di ricerca sull’hardware”, dopo averlo per un periodo di tempo messo in sordina. Gli analisti ritengono che l'azienda si concentrerà in particolare su alcuni elementi, come software, batteria e design, che sarebbero stati gli scogli maggiori incontrati nei colloqui con i costruttori tradizionali. Secondo il suo consueto approccio, infatti, la Mela avrebbe voluto “imporre” un proprio stile e le soluzioni che stava studiando. A quel punto le aziende con un nome nel settore automobilistico si sarebbero ritrovate a fare semplicemente da “fornitori”. Da qui l’impasse nei colloqui.
I segnali positivi
Anche se la situazione è ancora nebulosa, secondo i coreani tutti i pezzi del puzzle starebbero lentamente andando al loro posto. Si spiega cosi l’assunzione da parte di Apple dell'ex “guru” della Bmw i3 Ulrich Kranz, ma anche l’acquisizione - riportata da Bloomberg - di un grande sito produttivo a Milpitas, a pochi chilometri dallo stabilimento Tesla di Fremont in California.
Recentemente anche testate Usa hanno riportato indiscrezioni sulle intenzioni della società di telefonia e informatica: secondo il Wall Street Journal, l’azienda punta ad assumere più di 1.000 persone per dedicarle al settore della Apple Car - mentre, citando un rapporto della società di investimento Bernstein - la Cnbc ha previsto che se la vettura fosse introdotta entro il 2025, potrebbe vendere 1,5 milioni di unità per il 2030. Non solo, l’eventuale lancio di una quattro ruote della Mela potrebbe far crescere le vendite generali dell’azienda per circa 75 miliardi di dollari.
Infine, è di pochi giorni fa la notizia che Doug Field, già a Tesla, e per molto tempo padre del “Project Titan”, si è trasferito a Detroit, precisamente alla Ford, dove si occuperà dello sviluppo di software e della gestione della strategia per le auto connesse. Al suo posto, il neo assunto Kevin Lynch, ovvero uno dei creatori della tecnologia dell'i Watch.