Opel debutta nel mondo della micromobilità urbana con la Rocks-e, quadriciclo elettrico che può essere guidato in Italia a partire da 14 anni da chi è in possesso di patente AM. La Rocks-e è parente stretta della Citroën Ami, ugualmente un quadriciclo a zero emissioni del marchio francese prodotto in Marocco con cui la piccola Opel condivide praticamente tutto, eccezion fatta per alcuni elementi stilistici specifici per il modello. Rocks-e e Ami sono al momento i due mezzi elettrici in questo segmento del gruppo Stellantis.
La commercializzazione della Opel Rocks-e è prevista in Germania a partire dall’autunno - i clienti potranno ordinarla anche online - mentre per gli altri paesi europei bisognerà attendere il 2022. Il quadriciclo è spinto da un piccolo motore elettrico da 8 cavalli (5,8 chilowatt) che viene alimentato da un pacco batterie da 5,5 chilowattora. Gli accumulatori, ricaricabili in circa 3 ore e mezza da una presa domestica convenzionale, offrono alla Rocks-e un’autonomia dichiarata di 75 chilometri, mentre la velocità massima raggiungibile è di 45 chilometri orari.
Efficienza e simmetria
Come accaduto per la Citroen Ami, anche alla base della Opel Rocks-e cìè stata la volontà di contenere i costi. Per ridurre al massimo gli stampi necessari alla produzione del corpo vettura compattissimo (2,41 metri di lunghezza per 1,39 di larghezza) i progettisti hanno optato per una simmetria perfetta di anteriore, posteriore e profilo e di tutti gli elementi accessori come proiettori, fanali e mascherine. Sono simmetriche addirittura le portiere: ecco perché quella del guidatore si apre controvento.
Il centro stile Opel guidato da Mark Adams ha cercato di differenziare la Rocks-e dalla Citroen Ami lavorando su colori ed elementi di dettaglio. Il disegno dei copri ruota è inedito, così come le appendici gialle che troviamo sparse qua e là, mentre il logo Opel che campeggia al centro della parte alta del frontale svolge più che mai una funzione identitaria. Nel posteriore le personalizzazioni si limitano alla presenza della scritta “Rocks” nel parabrezza e alla “e” in giallo sull’ultimo montante.
Lo smartphone come infotainment
Il giallo è il colore anche di alcuni elementi a contrasto degli interni minimalisti e razionali. Non è previsto un sistema infotainment: il guidatore può utilizzare il suo smartphone posizionandolo nell’apposito spazio al centro della plancia in plastica e controllare stato di ricarica e altre informazioni sulla vettura dalla app “My Opel”. Per ottenere il massimo spazio all’interno dell’abitacolo i sedili sono sfalsati: il passeggero siede più indietro del conducente e può così allungare le gambe senza troppe costrizioni.
Le forme squadrate del veicolo hanno consentito l’installazione di ampi pannelli di vetro a tutto vantaggio della luminosità nell’abitacolo favorita anche dal tetto in vetro di serie su tutte le versioni. La Opel Rocks-e è disponibile in tre allestimenti – base, Klub e TeKno – mentre i prezzi non sono ancora stati comunicati, anche se Opel assicura che in Germania “il costo del leasing mensile sarà analogo a quello del trasporto pubblico locale”. Per avere un termine di paragone la Citroën Ami è offerta in Italia a un prezzo che parte da 7.200 euro.