Ultimo aggiornamento  20 marzo 2023 11:32

Mazda, l’enigma del motore rotativo.

Edoardo Nastri ·

Continuano a circolare voci e notizie sul ritorno del motore rotativo Wankel di Mazda. Se all’inizio di luglio 2021 fonti vicino all’azienda avevano smentito l’utilizzo di questo propulsore come possibile range extender per l’elettrica Mx-30 - a causa degli alti costi di sviluppo - in questi giorni il sito giapponese Hatenablog ha riferito la registrazione da parte del costruttore di nuovi marchi i cui nomi sembrerebbero indicare un possibile ritorno del Wankel.

Si tratta, tra gli altri, di “e-Skyactiv R-Energy”, “e-Skyactiv R-Hev” ed “e-SkyActiv R-Ev”. E le speculazioni da parte dei numerosi appassionati del marchio - e nello specifico di questo particolare tipo di propulsore - hanno subito iniziato a circolare. L’ultima Mazda dotata di motore rotativo è stata la RX-8 uscita di produzione nel 2012.

Debutto rimandato?

L’ipotesi di utilizzare il motore rotativo come range extender per la Mx-30, prima auto elettrica di Mazda, era stata confermata alla fine del 2020 da Akira Marumoto, presidente e ceo del costruttore giapponese, ma da quel momento sembra che lo sviluppo si sia fermato. Il numero uno di Mazda aveva indicato il 2021 come data possibile per la commercializzazione: il Wankel avrebbe avuto la funzione di aumentare l’autonomia del crossover elettrico, dichiarata in appena 202 chilometri con il pacco batterie da 35,5 chilowattora completamente carico.

Alcuni siti giapponesi raccontano di una possibile nuova vita del motore rotativo ripensato per essere alimentato a idrogeno. Una soluzione che sembra lontana dalla realtà ma che avrebbe solide radici nel passato visto che nel 2003 il costruttore giapponese aveva presentato a Oslo una versione a idrogeno della Rx-8 alla presenza del principe ereditario norvegese e dell’allora ministro dei trasporti. L’enigma del ritorno del rotativo al momento rimane irrisolto.

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