Ultimo aggiornamento  30 maggio 2023 18:35

Batterie, come funziona la garanzia.

Angelo Berchicci ·

La batteria di un’auto elettrica è il componente che più influenza il prezzo finale del veicolo, ed è un elemento particolarmente costoso da sostituire, tanto che questo genere di operazioni sono quasi sempre considerate antieconomiche (quando fuori garanzia). Normale, quindi, che molti si domandino quale sia la vita utile di una batteria di trazione, e cosa preveda la garanzia fornita dai costruttori in merito a questo componente fondamentale. Proviamo a fare chiarezza.

Estensione piuttosto generosa

Dimenticatevi gli accumulatori agli ioni di litio degli smartphone, che in media mantengono le proprie prestazioni per circa 5 anni. Le batterie delle moderne auto elettriche sono pensate per consentire performance, affidabilità e durata nel tempo ben superiori. Ne sono una dimostrazione i periodi di garanzia piuttosto generosi che i costruttori concedono sugli accumulatori (e spesso anche su inverter, motore e caricatore).

La maggior parte delle Case è allineata nell’offrire sulle batterie una garanzia di 8 anni o 160mila chilometri, con alcune eccezioni (Lexus UX300e: 10 anni/1 milione di km. Tesla Model S e X: 8anni/240mila km. Mercedes EQS: 8anni/250mila km. Hyundai: 8 anni/200mila km. Dacia Spring: 8 anni/120mila km. Kia: 7 anni/150mila km. Smart: 8anni/100mila km). Si tratta, quindi, di periodi che corrispondono alla vita media di un’auto, e di percorrenze in linea con le previsioni di utilizzo considerato il tipo di vettura.

Ciò implica che le batterie hanno raggiunto un livello di sviluppo tale da assicurare alle Case un certo margine oltre la soglia di garanzia, altrimenti la loro sostituzione gratuita in massa diventerebbe insostenibile per i costruttori. Ma al di là della sua estensione, in quali casi è effettivamente possibile usufruire della garanzia sulla batteria di un’auto elettrica?

Si guarda all'efficienza residua

Per rispondere a queste domanda serve introdurre il concetto di state of health (Soh), ovvero lo stato di salute della batteria, che può essere definito come la percentuale di capacità residua. Se entro tot. anni o tot. chilometri l’efficienza dell’accumulatore scende al di sotto di una determinata soglia, che varia da costruttore a costruttore (in genere è il 70%), il componente può essere sostituito gratuitamente. La capacità è una variabile fondamentale per una batteria, perché rappresenta la quantità di energia che può immagazzinare, e quindi influisce sull’autonomia della vettura.

Ovviamente, oltre al deterioramento del componente, anche guasti e malfunzionamenti sono coperti da garanzia. Attenzione a leggere sempre attentamente i termini di garanzia della propria vettura, in quanto alcune Case prevedono delle ipotesi che portano al suo decadimento. I più comuni casi di esclusione della garanzia sulle batterie sono il mancato rispetto del piano manutenzione programmato, eventuali modifiche alla vettura, aggiornamenti software non effettuati e l’uso improprio dell’auto (ad esempio una scarica profonda della batteria, anche per inutilizzo prolungato).

Presente anche la garanzia generica

Questi aspetti diventano particolarmente importanti nel momento in cui si va ad acquistare un’auto elettrica usata. A prescindere dal fatto che la batteria sia o meno ancora all’interno del suo periodo di garanzia, è sempre buona norma assicurarsi che l’auto abbia rispettato gli intervalli di manutenzione ed effettuato tutti gli aggiornamenti, in modo da ridurre il rischio di brutte sorprese.

Infine, bisogna ricordare che oltre alla garanzia sulle batterie, le auto elettriche beneficiano anche di quella generica sulla vettura, per cui si applicano altri termini e la cui estensione può essere differente (spesso è inferiore). Ad ogni modo, questa non può scendere al di sotto dei termini minimi legali di 24 mesi sia per le vetture nuove che per quelle usate vendute da commercianti (in quest’ultimo caso si può scendere a 12 mesi previo accordo tra le parti).

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