Le indiscrezioni che portano a un possibile prossimo debutto dalla Tesla 2 - nome non ufficiale - ovvero la “piccola” della Casa californiana, annunciata al “Battery Day" dell’anno passato, continuano, anzi si moltiplicano.
Le ultime voci, proveniente dalla Cina, dove il modello dovrebbe inizialmente essere realizzato, parlano di un accordo già raggiunto tra il costruttore Usa e la locale Byd per la fornitura delle batterie “a lama” prodotte dalla azienda asiatica e introdotte sul mercato lo scorso anno. L’accordo dovrebbe diventare operativo entro la metà del 2022.
Nessuna conferma
I nuovi accumulatori al litio di Byd devono il loro nome, “blade battery” in inglese, alla forma stretta e allungata. Queste batterie avrebbero dei vantaggi, tra cui quello di occupare meno spazio, il che li renderebbe adatte a vetture economiche e compatte come dovrebbe essere, appunto, la Tesla 2, annunciata con un costo intorno ai 25mila dollari.
Le indiscrezioni raccolte dalla stampa specializzata cinese e rimbalzate anche in America, non sono state confermate direttamente da nessuna delle parti interessate. Tuttavia il vicepresidente di Byd e responsabile per lo sviluppo degli accumulatori, He Long, ha ripetuto in una recente intervista quanto già dichiarato al momento del lancio dell’innovativo sistema: “Molti costruttori internazionali sono interessati e stanno discutendo con noi di possibili forniture di queste batterie a lama”.
Tanto attesa
La “Model 2” - o comunque si chiamerà - è molto attesa sui mercati internazionali, in particolare in Europa dove si potrebbe adattare benissimo sia alle condizioni generali del traffico - grazie a una carrozzeria compatta che non dovrebbe superare i 4,3 metri di lunghezza - che per i gusti del pubblico del Vecchio Continente. Secondo molti i primi esemplari usciranno dalla gigafactory di Shanghai ma non si esclude che già nel 2023 possa iniziare una produzione anche a Berlino dove Tesla sta finendo di costruire la sua prima fabbrica europea.