Anche i proprietari di auto elettriche diverse dalle Tesla potrebbero avere, entro la fine del 2021, la possibilità di ricaricare presso le colonnine del marchio. A dirlo, ovviamente su Twitter, Elon Musk in persona.
Già in passato il ceo della Casa californiana aveva parlato della opzione di condividere le sue stazioni, un passaggio tecnicamente non facilissimo, almeno negli Usa, visto che qui Tesla utilizza un connettore unico di cui è proprietaria. Si tratterà quindi di rendere fruibile il servizio a tutti.
Più facile in Europa
La transizione potrebbe essere più facile in Europa, dove la Casa automobilistica utilizza da tempo connettori Ccs standard. Già nello scorso aprile si sono diffuse notizie di una trattativa in corso tra Tesla e le autorità norvegesi, uno dei Paesi europei più avanzati per diffusione delle elettriche. Il costruttore avrebbe infatti chiesto degli incentivi per distribuire stazioni di ricarica rese disponibili anche per veicoli non Tesla "dal terzo trimestre del 2022”. Qualcosa di simile sta accadendo in Germania, secondo quanto ha fatto sapere recentemente il ministero tedesco dei trasporti.
Un intoppo
Intanto Tesla ha chiuso, da lunedi scorso 19 luglio, la stazione Supercharger posta a Los Angeles presso il suo studio di design, la prima in assoluto mai costruita, operativa da quasi un decennio. La decisione sarebbe stata presa per “motivi di sicurezza”, legati proprio alla vicinanza degli uffici dell’azienda: evidentemente si teme la possibilità di uno spionaggio industriale. La buona notizia per i proprietari delle elettriche in California è che Tesla ha un'altra stazione Supercharger proprio dall'altra parte della strada.