GINEVRA – Progettare una GT che avesse tutti i valori tipici delle storiche gran turismo: alte prestazioni per suscitare emozioni, spazio a bordo e comfort per affrontare anche lunghi viaggi senza pensieri. Ecco com’è nata la McLaren GT, sportiva adatta a percorsi a lungo raggio che esprime le sue intenzioni direttamente nel nome.
Con questo modello il costruttore inglese è entrato nel segmento delle gran turismo seguendo una filosofia stilistica propria, imposta dallo schema tecnico del veicolo: “Ogni forma ha una funzione ben precisa, nulla sulle nostre vetture è un elemento puramente estetico”, dice Robert Melville, capo del design del marchio. La GT infatti condivide il pianale con la più sportiva 720s e conserva lo schema tecnico con abitacolo molto avanzato e propulsore in posizione centrale.
620 cavalli per viaggiare e divertirsi
A proposito di motore, il costruttore inglese ne ha scelto per la sua GT uno “vecchio stile” esclusivamente a benzina, senza optare per la via dell’elettrificazione. La GT sarà probabilmente una delle ultime McLaren non elettrificate, fattore oggi indispensabile se si vuole sopravvivere sui mercati di riferimento, dove le norme sulle emissioni di CO2 sono sempre più stringenti. La McLaren GT è spinta da un 4.0 V8 biturbo da 620 cavalli e 630 newtometri di coppia capace di far schizzare la vettura da 0 a 100 in 3,2 secondi e da 0 a 200 in appena 9 secondi. Velocità massima? 326 chilometri orari, mentre la trazione, neanche a dirlo, è posteriore.
Come le gran turismo d’altri tempi, la GT è pienamente godibile su strada: si viaggia comodi in un ambiente ovattato e circondati da materiali di pregio, come pelle e alcantara. Durante la marcia si è quasi cullati dal suono dell’otto cilindri cupo e profondo ai bassi regimi, pronto, però, a urlare appena si affonda il piede sull’acceleratore accompagnato dal cambio a doppia frizione e sette marce che muta carattere a seconda dello stile di guida.
In autostrada la GT è silenziosa (grazie anche a pneumatici Pirelli specificamente studiati per il modello), in città sa essere pacata e gode di un’ottima visibilità anteriore grazie a montanti sottili e al grande parabrezza. Nelle curve sa dare grandi soddisfazioni in virtù di uno sterzo preciso, diretto e alla spinta incessante del motore.
Le dimensioni sono generose – 4,7 metri di lunghezza, oltre 2 metri di larghezza e 1,2 di altezza - ma gli ingombri si percepiscono facilmente grazie anche a un grande numero di sensori e telecamere che contribuiscono a evitare costosi danni nei passaggi più stetti. La vocazione da viaggiatrice della GT trova conferma guardando il bagagliaio. I comparti dedicati alle valigie sono due, uno anteriore da 150 litri e uno posteriore da ben 420 litri, sfruttabile in lunghezza e non troppo in profondità. Il totale è di 570 litri: numeri da station wagon.
Volante senza alcun comando
Calatosi nell’abitacolo, il guidatore trova davanti a sé un volante completamente libero da comandi - “fondamentale per concentrarsi sulla guida senza inutili distrazioni”, dicono i progettisti – e il pannello strumenti digitale in alta risoluzione da 12,3 pollici. Al centro della plancia troviamo in posizione sospesa il display da 7 pollici da cui si controlla un sistema infotainment che a tratti risulta un po’ lento e non immediato nella risposta.
Nonostante la vocazione da viaggiatrice, la GT è capace di fare sul serio quando ci si vuole divertire e si è nelle condizioni di sfruttare tutta la sua potenza. Il guidatore può scegliere tra tre modalità di guida – Comfort, Sport e Track – e altrettanti settaggi del controllo di trazione passando così dal “tutto accesso” al “tutto spento” in poche mosse. E per chi vuole provare il brivido di una partenza bruciante c’è anche il Launch Control. Prezzi a partire da 203mila euro.