“Giocare” a personalizzarsi una hypercar, sia una rossa Ferrari, una velocissina McLaren o una Rolls per sentirsi un "sangue blu": alzi la mano chi non lo ha fatto, almeno una volta, magari per combattere la noia in un caldo pomeriggio estivo.
Al contrario di molti altri costruttori Bugatti non permette “a tutti” di sentirsi per un volta almeno milionari e divertirsi a creare l’auto dei propri sogni. Il suo configuratore non è aperto a tutti, ma riservato solo ai clienti “veri”, quelli che i soldi per comprarla una supercar da circa 3 milioni di euro come la Chiron Pur Sport li hanno sul serio. Ma proviamo a immaginare cosa si provi.
Cosa succederebbe se...
A supervisionare il processo di personalizzazione è Jascha Straub, rappresentante del design e delle vendite di Bugatti, che per il costruttore francese - da poco passato sotto la gestione di Rimac - ha disegnato modelli esclusivi, come Divo e Centodieci.
Primo passo, come per tutte le auto più o meno, la scelta del colore. La Chiron Pur Sport è “consigliata” con il classico blu che è quello al quale si attengono la maggior parte dei facoltosi clienti, ma si può passare anche al rosso e al nero. Chi voglia “sognare estremo”, tanto non costa niente, può azzardare una personalizzazione che prevede due toni a contrasto, rame metallizzato e “Twilight Purple”.
Sempre per restare agli esterni, la Pur Sport ha un paraurti anteriore in fibra di carbonio che può essere personalizzato per avere la maglia a ferro di cavallo standard, o un assetto chiamato matrice luminosa. Quanto alle ruote è possibile personalizzare un design aerodinamico specifico.
Sotto il cofano è concesso cambiare il colore delle teste dei cilindri, che Bugatti propone in argento e che si possono avere in alluminio lucido: certo, dicono dal costruttore, col tempo questi si sporcano e graffiano ma tanto stiamo sognando, che ci importa?
All'interno
Per quanto riguarda gli interni, i facoltosi aspiranti proprietari possono scegliere tra un paio di dozzine di opzioni di colore in pelle e Alcantara: la più estrema? Un bel viola accesso che si richiama su sedili e cruscotto, ma che, magari, non va proprio d’accordo con la scelta cromatica che abbiamo fatto per gli esterni. Ma anche se si dovesse optare per un bel bianco che sta bene su tutto l’effetto non sarebbe rovinato, no?