A giugno il mercato automobilistico europeo (Eu+Efta+Uk) ha fatto registrare secondo i dati Acea (l’associazione dei costruttori) 1.282.503 immatricolazioni, segnando un incremento del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2020. Un rallentamento rispetto allo scorso maggio, quando il mercato era cresciuto del 73,7%. Il confronto con i dati pre-pandemia rivela però un calo del 14%. Nel giugno 2019 le immatricolazioni erano 1.491.465: rispetto a due anni fa sono state perse 208.962 auto.
Lo stesso andamento si ritrova nei dati cumulati: nel primo semestre del 2021 le nuove targhe sono state 6.486.351, con un aumento del 27,1% rispetto ai primi 6 mesi del 2020 (quando si fermavano a 5.101.738 unità). Di contro, rispetto allo stesso periodo prima della pandemia mancano all’appello 1.941.288 targhe (-23%). Da gennaio a giugno 2019, infatti, le immatricolazioni erano state 8.427.639.
I paesi
Guardando ai principali mercati europei, la Germania a giugno ha fatto registrare un incremento del 25,4% rispetto allo stesso mese del 2020, la Spagna del 17,1%, l’Italia del 12,6%. In Francia, invece, le immatricolazioni sono diminuite del 14,7%. Per quanto riguarda i dati cumulati, dall’inizio dell’anno l’Italia è – dei 4 grandi mercati – quello che cresce di più: +51,4%. Segue la Spagna con +34,4% da gennaio, la Francia con +28,9% e la Germania con +14,9%.
I gruppi
Al primo posto in Europa si conferma il gruppo Volkswagen, che a giugno immatricola 345.633 auto, con una crescita del 26,1%. Segue Stellantis (258.657 targhe, +11,5%), terza piazza per il gruppo Renault (156.527 auto), che perde il 18,7%. Robusta performance da parte di Hyundai Group, che si posiziona al quarto posto con 105.656 immatricolazioni e una crescita del 51,7%.
I marchi
A giugno spiccano le performance di Seat (+45,8%), Hyundai (+56,8%), Kia (+46,5%) e Jaguar (+55,2%). Buone performance anche da Jeep (+33,8%), DS (+37%) e Toyota (+31,7%). Exploit per Smart e Alpine (rispettivamente +106,3% e +74,3%), un rimbalzo dovuto alle scarse immatricolazioni del giugno 2020. Male Porsche (-13,5%), Peugeot (-2%), Alfa Romeo (-16,2%), Renault (-23,8%), Dacia (-7,1%), Mercedes (-12,8%) e Ford (-19,8%).