Un pieno di novità per Stellantis. Durante il suo primo “Electrification day” il gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa ha presentato in parte i piani che lo porteranno a diventare un colosso 100% elettrificato. Investimenti di oltre 30 miliardi di euro entro i prossimi 5 anni per piattaforme dedicate, software, powertrain e batterie di nuova generazione (anche allo stato solido e prive di nichel e cobalto).
Spazio anche alle Gigafactory, che saranno 5 (per una capacità totale di 260 Gigawattora all’anno), di cui 3 in Europa: oltre a quelle già note in Francia e Germania ne è stata annunciata una terza a Termoli, frutto dell’ampliamento e riconversione di un impianto ex-Fca attualmente impiegato per la produzione di propulsori, un sito individuato dopo un accordo con il governo italiano.
Orizzonte 2030
L’orizzonte è fissato al 2030, quando tutti i modelli in gamma avranno almeno una versione elettrificata (tra elettriche e ibride plug-in) e il gruppo stima che il 70% delle sue vendite in Europa sarà rappresentato da auto a zero emissioni, mentre in Nord America la percentuale dovrebbe arrivare al 40%.
“Il nostro percorso di elettrificazione rappresenta la tappa più importante per iniziare a definire il futuro di Stellantis. Ad appena sei mesi dalla sua nascita, l’intera azienda sta dedicando il suo impegno a questa nuova sfida. Ciò che vogliamo dimostrarvi oggi è la velocità con cui tutto il gruppo sta procedendo in questo processo, perché l’elettrificazione non può aspettare” ha dichiarato Carlos Tavares.
Piattaforme dedicate
Il cuore della strategia elettrificata di Stellantis rimangono le 4 piattaforme native elettriche, già annunciate ad aprile durante la prima riunione con gli investitori e attualmente in fase di sviluppo. Oggi sono stati diffusi alcuni dettagli in più: ciascuna architettura modulare potrà ospitare powertrain a trazione anteriore, posteriore o integrale con vari tagli di batteria, oltre a dare vita a vetture dalle più svariate carrozzerie.
A differenziarle saranno soprattutto le dimensioni e l’autonomia massima: la STLA small potrà ospitare auto fino a 4,4 metri circa di lunghezza e con percorrenze di 500 chilometri, la STLA medium fino a 5,0 metri circa (700 chilometri), la STLA large fino a 5,5 metri e 800 chilometri (verrà utilizzata soprattutto per i suv full size dei brand americani, ma non è escluso un suo impiego per eventuali ammiraglie premium europee), mentre la STLA frame potrà arrivare fino a 5,9 metri e 800 chilometri (sarà dedicata ai pickup e veicoli commerciali).
Oltre all’elettrico puro, quest’ultima architettura potrà ospitare anche un misterioso powertrain che promette percorrenze da primato, chiamato REPB (range electric paradigm braker), di cui per ora non è stata data alcuna informazione (potrebbe trattarsi di un sistema che unisce batterie e celle a combustibile).
Batterie per tutti
Grandi novità anche sul piano delle batterie. Per il 2024 è previsto l’impiego di due tipologie di accumulatori in risposta alle diverse esigenze dei clienti: un’opzione ad alta densità energetica e un’alternativa priva di nichel e cobalto. Per il 2026 è invece prevista l’introduzione della prima tecnologia per batterie allo stato solido, che permetteranno una riduzione del 40% nel prezzo delle vetture.
Innovazioni grazie alle quali Stellantis prevede di "raggiungere nel 2026 la parità nel total cost of ownership tra elettriche e vetture endotermiche", come ha dichiarato Thierry Koskas, responsabile vendite e marketing del gruppo.
Novità per i brand
Nei prossimi anni ciascuno dei 14 brand che compongono il gruppo avrà almeno un modello full electric in gamma, e molti di essi diventeranno marchi 100% elettrici. Uno di questi è Fiat, che non ha ancora fissato una data esatta per la trasformazione.
“Indicativamente in Europa diremo addio all’endotermico tra il 2025 e il 2030” ha dichiarato il ceo del brand Olivier François, “in base a quando saremo in grado di offrire vetture elettriche allo stesso prezzo e con le stesse caratteristiche di quelle tradizionali”. Ma già entro il 2024 il brand italiano vivrà un’importante offensiva a batteria, con almeno 4 nuovi modelli a zero emissioni (anche Abarth avrà la sua quota di vetture a batteria).
Opel diventa elettrica
Il destino di Fiat sarà condiviso anche da Opel: “Sul mercato europeo diventeremo un brand 100% elettrico entro il 2028” ha dichiarato il ceo del marchio Michael Lohscheller. La Casa ha inoltre annunciato il suo imminente sbarco in Cina, e il lancio di un modello a batteria dal look rétro, ispirato al restomod Manta-e.
Tra le novità annunciate anche la prima muscle car elettrica realizzata da Dodge, che arriverà nel 2024, anno in cui dovrebbe debuttare la versione a batteria del pickup Ram 1.500, che andrà a sfidare il Ford F-150 Lightning. Per quanto riguarda le novità annunciate da Jeep, vedremo a breve una versione ibrida plug-in 4xe della Grand Cherokee, e una variante 100% elettrica della Wagoneer.
Presentati, infine, i nuovi slogan dei brand. Quello di Alfa Romeo recita: “Dal 2024, Alfa diventa Alfa e-Romeo”. Simile il tenore dello slogan Citroen: “Citroen Electric, benessere per tutti!”. Due claim che – pur in assenza al momento di informazioni – fanno pensare ad una possibile trasformazione 100% elettrica dei due brand.