Dopo un anno di tregua torna l'allarme furti: nel 2020, con le restrizioni agli spostamenti per la pandemia e i maggiori controlli su strada delle foze dell'ordine, il numero delle auto rubate in Italia è diminuito del 24% rispetto al 2019. Ma già nei primi 5 mesi di quest'anno, con il progressivo ritorno alla normalità, il trend risale a +25%.
I dati emergono dal Dossier sui Furti d’Auto 2020, lo studio elaborato ogni anno da LoJack Italia, società specializzata in soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, su dati del ministero dell’Interno sul 2020 e statistiche provenienti da report nazionali.
Panda ancora in pole position
Stando all'indagine, nel 2020 restano pressoché identici i modelli di auto preferiti dai ladri, con una predominanza di esemplari targati Fiat: come nel 2019, nelle prime cinque posizioni, compaiono la Fiat Panda (ne sono state rubate 7.415, oltre 1 vettura su 10) e a seguire la Fiat Cinquecento (6.889 in tutto), la Fiat Punto (5.252), la Lancia Y (2.930) e la Volkswagen Golf (1.491).
La top ten prosegue con Smart Fortwo (1.381), Renault Clio (1.324), Ford Fiesta (1.138), Opel Corsa (821) e Fiat Uno (718). Tutti insieme, questi dieci modelli rappresentano il 44% di tutte le vetture rubate in Italia nel corso del 2020.
Sempre meno auto ritrovate
Un altro dato preoccupante che emerge dal dossier sui furti è un ulteriore diminuzione delle auto ritrovate: -26% nel 2020 rispetto al 2019 (in valori assoluti si passa da 38mila a 28mila unità). Per LoJack significa che "la quota degli autoveicoli rubati e poi recuperati si piazza al 37%: quasi 2 auto rubate su 3 ormai non fanno ritorno al legittimo proprietario, instradate in direzione dei mercati esteri (soprattutto Est Europa o Nord Africa) o utilizzate per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio".
In proposito, ancora più allarmante è l'andamento negli ultimi dieci anni: i veicoli che non si sono più ritrovati dopo essere stati sottratti ai legittimi proprietari hanno superato il milione (precisamente 1.005.778 unità), di cui 682.805 sono autovetture. Per il resto si tratta di fuoristrada, moto w scooter, veicoli commerciali leggeri, camion e Tir.
Campania e Lazio bollino rosso
Anche le zone più a rischio furti d'Italia restano pressoché invariate nell'anno dell'emergenza sanitaria anche se pure in queste aree si è registrato un calo del fenomento: le regioni più esposte sono ancora una volta Campania (19mila furti), Lazio (13.391), Puglia (12.700), Sicilia (8.498) e Lombardia (8.188). Tutte insieme queste cinque regioni rappresentano l'83% del totale auto rubate nel Paese.
E non solo, si tratta anche di zone dove crolla maggiormente la probabilità di ritrovare il veicolo, in tal senso più a rischio in assoluto è il Lazio: secondo il ministero dell'Interno, la percentuale dei recuperi è al 28%, la più bassa in assoluto.
Occhio all'estate, consigli anti furto
Insomma, i furti di auto in Italia restano uno dei business più redditizi per le organizzazioni criminali e, considerando la crescita della prima parte dell'anno, il fenomeno resta da allarme rosso. Anzi, secondo LoJack, andiamo incontro a una recrudescenza ancora più marcata perché "con il venir meno delle restrizioni alla circolazione e l'estate alle porte, è facilmente ipotizzabile che i numeri tenderanno a salire".
Per questo l'azienda suggerisce come in passato alcuni semplici ma preziosi accorgimenti per scongiurare l'eventualità di vedersi rubare l'auto durante le vacanze: per esempio non lasciare mai l’auto accesa e con le chiavi inserite, chiudere sempre i finestrini e il tettuccio anche se fa caldo, non parcheggiare il veicolo in zone isolate e non custodite, specialmente di notte, custodire accuratamente le chiavi del veicolo e denunciare immediatamente l'eventuale furto, perché in questi casi più si è tempestivi più aumenta la possibilità di ritrovare la propria vettura.