Sei cilindri, turbo e con una o più unità elettriche. Potrebbe essere questo il powertrain del futuro per le supercar, che andrà a sostituire i V8, V10 e V12 endotermici. Tale configurazione consente infatti di estremizzare elettrificazione e downsizing, a tutto vantaggio delle emissioni, senza eccessivi compromessi sul piano emozionale e su quello delle performance. E una conferma arriva da Ferrari, che ha adottato questo formato per la sua nuova 296 GTB. La Casa di Maranello, tuttavia, non è stata l’unica né la prima a optare per un motore V6 ibrido.
Honda NSX
Antesignana di tutte le supercar a 6 cilindri elettrificate, la nuova generazione della Honda New Sport eXperience ha debuttato nel 2016. Adotta un innovativo powertrain full hybrid (quindi non ricaricabile via cavo), composto da un 3,5 litri Vtec biturbo in posizione posteriore-centrale che produce 507 cavalli di potenza e 550 newtonmetri di coppia, abbinato a un motore elettrico da 48 cavalli e 147 newtonmetri di coppia, inserito tra il propulsore e il cambio doppia frizione a 9 velocità.
Altri due motori elettrici da 37 cavalli e 73 newtonemtri ciascuno sono posti sull'asse anteriore, realizzando un sistema di trazione integrale senza collegamenti meccanici e una potenza massima di sistema di 580 cavalli. 0-100 in 3,6 secondi e velocità massima di 308 chilometri orari, per un prezzo di 201mila euro.
McLaren Artura
Presentata a inizio 2021, è la primogenita di una nuova famiglia di vetture ibride chiamate HPH (High-Performance-Hybrid) basate su un telaio in fibra di carbonio denominato MCLA (McLaren Carbon Lightweight Architecture). La Artura utilizza un inedito motore biturbo interamente in alluminio da 3,0 litri con architettura V6 ed angolo tra le bancate di 120 gradi, abbinato a un motore elettrico integrato nella trasmissione e a una batteria agli ioni di litio da 7,4 kilowattora, posizionata nel fondo della vettura.
Si tratta di un sistema plug-in, che necessita di circa 2,5 ore per passare dallo 0 all’80% di carica e consente di percorrere 30 chilometri in elettrico. Da solo il motore termico fornisce 585 cavalli e 584 newtonmetri di coppia, mentre la potenza di sistema è di 680 cavalli e 720 newtonmetri di coppia. Per lo 0-100 bastano 3 secondi netti e la velocità è autolimitata a 330 chilometri orari. Prezzo da 231.200 euro.
Mercedes-AMG Project One
Anche Mercedes sta percorrendo la strada dei V6 ibridi per la sua hypercar Project-One, che tuttavia non può essere considerata una rivale delle vetture appena citate in quanto si posiziona per prezzo e prestazioni in una fascia decisamente superiore. Non è stata ancora presentata ufficialmente ma di lei sappiamo già quasi tutto: idealmente rappresenta l’incarnazione stradale delle monoposto con cui Lewis Hamilton e il team Mercedes dominano il mondiale di Formula 1.
Della vettura da corsa riprende lo schema V6 turbo da 1,6 litri e due unità elettriche (MGU-H e MGU-K) accoppiate al motore. In più a spingere le ruote anteriori troviamo altri due propulsori elettrici, per una potenza di sistema di oltre 1000 cavalli. Da 0 a 200 basteranno sei secondi, e il prezzo sarà adeguato alle performance: 2,27 milioni di euro.
Le altre
Avrebbe dovuto vedere la luce nel 2022 sulla Valhalla, invece sembra proprio che il nuovo V6 di Aston Martin non avrà alcuno sbocco commerciale. Il propulsore (il primo realizzato interamente dalla Casa dal 1968) era già stato presentato in veste semi definitiva, con una cilindrata di 3,0 litri, doppia sovralimentazione e la predisposizione per una o più unità elettriche.
Ma il nuovo boss della Casa di Gaydon Tobias Moers ha stoppato il progetto: “Troppo costoso adeguarlo alla normativa euro 7”. Anche Lotus starebbe pensando a un V6 turbo ibrido per la sua prima sportiva elettrificata, che dovrebbe essere introdotta nel 2022.