Jaguar avrà presto una famiglia di vetture esclusive in grado di posizionarsi dove nessun altro si trova nel mercato: a dirlo in una intervista al magazine inglese Autocar il ceo Thierry Bolloré, secondo il quale la Casa britannica dovrà seguire per i suoi prodotti una strategia simile a quella operata dalla affilata Land Rover per la linea Range fa segmento a sé.
Trovare la giusta architettura
“La futura gamma di Jaguar completamente elettriche è stata pianificata e stiamo lavorando per trovare o creare l'architettura che sosterrà i prossimi modelli del marchio a partire dal 2025. Vogliamo creare auto di lusso distinte, senza sovrapposizioni, che non siano la copia di niente nello stile o nel design e abbiano il top della tecnologia e della raffinatezza”, ha spiegato il manager.
Modelli inediti a tempo di record
Bollorè ha poi ribadito che le prossime auto della Jaguar non cercheranno di rivaleggiare con concorrenti mirate quali ad esempio Porsche, Bentley o Aston Martin, spiegando che per realizzarle e cercare la giusta ispirazione il direttore creativo di Jaguar Land Rover Gerry McGovern ha organizzato un concorso all'interno del team di design appena creato nell'azienda. In soli 3 mesi questo ha idealizzato modelli che normalmente richiederebbero 18 mesi sostenuti da una "creatività incredibile".
"Le proporzioni sono fondamentali per ottenere ciò che vogliamo da Jaguar”, ha detto sempre il francese. Proprio per questo motivo il marchio adotterà come base per le sue prossime auto un "pianale facile da modificare nelle dimensioni secondo necessità”.
La “sofferta eliminazione” della XJ elettrica
Nella futura gamma del costruttore, prevista per il 2025, l’unico a sopravvivere tra i modelli attuali sarà una versione profondamente evoluta della I-Pace. Tutti le altre vetture già in vendita continueranno ad essere aggiornate ma non saranno sostituite a fine ciclo vita.
Si tratta dunque di una completa rivoluzione o, meglio, reinvenzione della Jaguar, che ha comportato anche la “sofferta eliminazione” della XJ elettrica e che Bolloré ha indicato come una cura necessaria perché i valori del marchio siano più apprezzati rispetto alla concorrenza.